No, non sono scema, no, questo blog non ha preso misteriose pieghe a luci rosse, no non sono ubriaca.
Semplicemente potrebbe essere la colonna sonora di questo ultimo MTchallenge.
Ma torniamo indietro di 20 giorni.
Le scaloppine. Il tema di questo mese sono le scaloppine.
Leggo distrattamente e penso, uff, le scaloppine, che banalità. Due fettine di carne, un giro di farina, una rosolata, uno spruzzetto di limone, due verdurette e siamo a posto.
Qualche giorno dopo mi prendo dieci minuti petr leggere tutto il post, la spiegazione, il fondo di cottura, il fondo di cucina, e la deglassatura e mi piglia un coccolone. Tutta ‘sta roba per le scaloppine? Ecco perchè alle mie si stacca la farina. Ecco perchè il più delle volte non ho sughetto. Ecco perchè mi è capitato di bruciarle. Insomma, vuoi vedere che le scaloppine, fatte a regola d’arte, non sono poi così una cavolata?
E allora vai di fantasia, a immaginare cosa avrei proposto (perchè è vero, l’MTchallenge ti entra nel sangue come una droga, mica puoi farne a meno!).
E mi vedevo sempre la triste, banale, fettina di vitello al limone e via andare, che non non mi veniva in mente niente.
E mi vedevo sempre la triste, banale, fettina di vitello al limone e via andare, che non non mi veniva in mente niente.
E poi siamo a dieta, quindi niente contorni ricchi, al max un’insalatina di pomodori poco conditi.
E poi fa caldo, quindi niente cotture lunghe, niente forno, niente griglia.
Insomma, una tristezza.
E man mano che passava il tempo l’idea diventava sempre più sfuocata, sì, prima o poi farò qualcosa, ma con ‘sto caldo…
E io col caldo mi sveglio ancora prima del solito, alle 6 e mezza sono in piedi, e l’altro ieri avevo comprato dei peperoni superprofumatissimi, era mattina presto, finestre spalancate a casa super fresca, attacco il grill e infilo i peperoni in forno, 7-8 minuti per parte, poi spengo tutto e li lascio lì. Il pomeriggio torno a casa ad un’ora incredibilmente decente dall’ufficio, dopo i tour de force dell’ultimo periodo, con tre fettine di manzo del macellaio e una smisurata voglia di carnazza e peperoni gratinati.
A casa la bistecchina sottile non è contemplata, la bistecca è rigorosamente alta e sanguinolenta, ma stavolta il macellaio ha fatto casino e me le ha tagliate sottili. E già mi immagino la suola di scarpa, cheppalle.
Illuminazione! Le scaloppine!! Recupero il mac, leggo bene il regolamento, leggo passo passo tutte le spiegazioni per i fondi, benedico quella volta che mi son messa in congelatore del brodo superconcentrato di verdure, batto con un bicchiere le fettine di manzo che in origine dovevano essere bistecche altre e sanguinolente, e che per un errore del macellaio e per ispirazione della sottoscritta diventeranno la ricetta con cui partecipo, anche per questo mese, all’MtChallenge di giugno.
Scaloppine arancia e zenzero con peperoni gratinati
Ingredienti (per 2 persone)
3 fettine di manzo
farina
1 arancia bio
un pezzetto di zenzero
salsa di soia
burro chiarificato
2 peperoni rossi, uno giallo e uno verde
pan grattato
olive taggiasche
capperi sotto sale
olio
sale
pepe
prezzemolo
(aglio)
olio evo
Per i peperoni gratinati:
Per prima cosa mettete i peperoni sulla leccarda del forno, sotto il grill per 5 minuti per parte, o comunque finchè non si sono scuriti.
Lasciate in forno ad intiepidire (o se non avevte tempo metteteli per una ventina di minuti in un sacchetto per alimenti) poi togliete la pelle bruciacchiata, i semi, i filamenti bianchi e il picciolo, lavateli, tagliateli a listarelle e asciugateli con uno scottex.
Metteteli tutti in una teglia, conditeli con olive, capperi dissalati, uno spicchio d’aglio tagliato, se piace, olio, sale pepe e due cucchiaiate colme di pan grattato, che servirà solo per assorbire l’acqua in eccesso. Poi in forno una decina di minuti, sempre sotto il grill caldo, poi lasciate intiepidiere e guarnite con prezzemolo fresco.
Per le scaloppine:
Grattuggiate per prima cosa lo zenzero e la scorza dell’arancia, metteteli in un piattino ad asciugare una decina di minuti. Intanto battete con un batticarne le fettine, poi tagliatele a pezzetti della grandezza di circa 8-10 cm.
Mescolate farina con zenzero e arancia, che intanto si sono asciugati un po’ e non si impaccheranno, poi passate i pezzetti di carne.
In una padella non antiaderente fate sciogliere una noce generosa di burro chiarificato, poi mettete a rosolare la carne, poi regolate di sale. Mettete poi da parte la carne e nella padella deglassate il fondo di cottura con il succo dell’arancia e un cucchiaino da caffè di salsa di soia, aggiungete un goccino di brodo vegetale, far andare a fuoco vivace per restringere un po’, poi concludere con un pezzettino di burro, da far amalgamare a fuoco spento. Poi ripassate la carne in padella per far prendere il sugo. Per la spiegazione più tecnica (e meno cazzara dalla mia, of course) vi lascio ad Elisa.
Servite le scaloppine con i peperoni gratinati intiepiditi.
Ah, lo so, la foto fa schifo, ma il marito aveva fame… 🙂
Elisa says
E allora viva il tuo macellaio che ha fatto questo errore! Così hai preparato questa gustosissima scaloppina con una panatura particolare e sfiziosa. Anche la salsa di soia con il succo d'arancia mi piace molto: è un abbinamento che ho già provato ed è davvero gustoso. Brava! 🙂
Alessandra Gennaro says
ed ecco perchè alla fine abbiamo un piatto così equilibrato, gustoso, saporito e pure dietetico! Detto da una fan accanita della salsa di soia con l'arancia (e se al macellaio capita un filetto di maiale, provala anche con quello!) e dei peperoni e di questo modo di partecipare all'mtc, con umiltà, con spirito di divertimento, con voglia di imparare e con tutto quello che rende sempre un piacere, passare di qui!
grazie ancora
ale
lamiacucinarossa says
Ma voi due siete due fighe stratosferiche!!! (si può scrivere???)
Grazie per le parole, in un momento un po' difficile non sapete quanto facciano bene! Buon lavoro, grazie di tutto!
Mamma Papera says
gnammeeeeeeee