E’ stata una serata improvvisata, crocchette di pollo, patate al burro, una crostata con la frolla che per fortuna avevo in freezer. Due bottiglie serie, due runner colorati, mille chiacchiere, mille ricordi, mille risate.E i budini per partecipare all’ Mt Challenge di questo mese.
Che sono stati un successo, un pomeriggio di preparazione e 5 minuti per sbafarli. Allora, quando ho letto budini salati mi è venuto un coccolone, io faccio persino il budino di cioccolato con le buste… (ok, confesso, mai fatto un budino in vita mia, che sia ora di iniziare?)
Ma la ricetta di Francesca è chiara, sembrava semplice, l’MT mi sta prendendo bene, quindi, sfoderiamo le arti culinarie e proviamo a fare ‘sti budini. Al massimo avevo due crostini e un patè di emergenza… 🙂
Ma che mi invento?
Avevo pensato alle zucchine dell’orto, ma erano così piccole che mi faceva peccato prenderle.
Gli asparagi bianchi da abbinare alle uova, alla bassanese, ma un budino con un uovo sodo mi faceva tristezza.
E poi, la rivelazione: al supermercato trovo le fave, che avevo mangiato, per la prima volta, proprio con la Chiara, prese lungo la strada da un contadino, sbarcate dal traghetto a Piombino. E allora compro un kg di fave, uhhh, un chilo, poi cosa ci faccio con quello che avanzo? Massì, meglio stare abbondante…
Pulisco il kg di fave, tolgo il baccello, tolgo le pellicine, peso, 220 grammi. Ops. E adesso? Rivedere le proporzioni non mi pare proprio il caso, mai fatto un budino, azzardare la prima volta mi par arrogante… E poi per fortuna arriva l’illuminazione, le fave hanno un gusto dolciastro, mi serve qualcosa per bilanciare, ma il frigo latita, ci sono solo degli asparagi ma temo che l’abbinata faccia abbastanza schifo. Lampo di genio. Le tagliatelle della Madonna!!! Visto che il giardino è pieno, che ormai sono ampiamente testate con questa ricetta, ma soprattutto visto che erano le 5 e mezza e non avevo tempo di comprare altre fave, proviamo! E così, l’antipasto per la cena è stato questo:
Impanate le foglie di salvia nella pastella gelata, poi friggetele immediatamente in olio ben caldo. Scolate su carta assorbente, salate.Impiattate mettendo una goccina di salsa in mezzo al piatto, poi sopra il biscotto, (serve a non farlo scivolare), sopra il budino, qualche goccia di salsa attorno e la salvia fritta sopra.
Daniela says
Isaetta che ricetta particolare…. non conosco le tagliatelle della Madonna, che ho giusto scoperto che si chiamano anche strigoli, cercando qua e la, ma che non avevo mai sentito nominare…. ho letto anche la tua ricetta per il pesto di quest'erba… davvero particolare! In ogni caso mi piace molto l'insieme dei sapori… davvero invitante!
Grazie mille
Dani
lamiacucinarossa says
Strigoli, carletti, tagliatelle… Io li ho scoperti per caso da pochissimo e ne vado matta! poi esco dalla cucina e li ho in giardino, meglio di così! Grazie a voi per tutto il lavoro che fate!
Acquolina says
qui li chiamano stridoli, adesso ho capito! 😀
mi piace molto l'uso delle erbe di campo un po' dimenticate e il periodo è proprio quello giusto, e la salvia fritta? buonissima!
complimenti
Francesca
Alessandra Gennaro says
Nemmeno io li cooscevo- e ache a me piacciono le ricette con le erbe di campo. Si vede che ti prende bene, l'mtc 🙂 ma le più contente siamo noi!!!
grazie e buon fine settimana
ale