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Dell’amicizia e dei budini di fave e tagliatelle della Madonna

22 Maggio 2012 by Elisabetta Gavasso 4 Comments

Ci sono delle amicizie che vanno oltre il tempo, le distanze, i giri della vita.

Ci sono delle persone che puoi anche non sentire per secoli ma che sai che basta una telefonata, o anche solo un messaggio su Facebook, per riprendere proprio lì, da dova vi eravate interrotte.
Ci sono delle persone che ti conoscono forse meglio di quanto ti conosci tu, che ti prendono per quello che sei, che non hanno mai provato a cambiarti e che sai che mai ci proveranno. Che magari non condividono sempre quello che fai, ma che comunque ti stanno vicino. Che ti prendono per il culo, ma volendoti bene.
Ecco, questa è la Chiara per me. Ci conosciamo dalla prima media, praticamente un secolo fa. E si da il caso che adesso abbia un moroso che si può definire tale. Nel senso che sa di esserlo. E, dopo una serie di sfighe sentimentali catastrofiche, di stronzi mega galattici, di belli e dannati, di peterpan eterni, di cazzari, di oggicisonodomaninonso, questo sembra una persona normale 🙂
Ecco, i due passerotti l’altra sera erano a cena da noi, per parlare di vacanze, di Grecia, di sole-mare-ammoooreeee.
E’ stata una bella serata, cibo, vino, chiacchiere e tante occhiate complici. Risate, prese in giro, grandi ricordi.
E’ stata una serata improvvisata, crocchette di pollo, patate al burro, una crostata con la frolla che per fortuna avevo in freezer. Due bottiglie serie, due runner colorati, mille chiacchiere, mille ricordi, mille risate.E i budini per partecipare all’ Mt Challenge di questo mese. 

Che sono stati un successo, un pomeriggio di preparazione e 5 minuti per sbafarli. Allora, quando ho letto budini salati mi è venuto un coccolone, io faccio persino il budino di cioccolato con le buste… (ok, confesso, mai fatto un budino in vita mia, che sia ora di iniziare?)
Ma la ricetta di Francesca è chiara, sembrava semplice, l’MT mi sta prendendo bene, quindi, sfoderiamo le arti culinarie e proviamo a fare ‘sti budini. Al massimo avevo due crostini e un patè di emergenza… 🙂
Ma che mi invento?
Avevo pensato alle zucchine dell’orto, ma erano così piccole che mi faceva peccato prenderle.
Gli asparagi bianchi da abbinare alle uova, alla bassanese, ma un budino con un uovo sodo mi faceva tristezza.
E poi, la rivelazione: al supermercato trovo le fave, che avevo mangiato, per la prima volta, proprio con la Chiara, prese lungo la strada da un contadino, sbarcate dal traghetto a Piombino. E allora compro un kg di fave, uhhh, un chilo, poi cosa ci faccio con quello che avanzo? Massì, meglio stare abbondante…
Pulisco il kg di fave, tolgo il baccello, tolgo le pellicine, peso, 220 grammi. Ops. E adesso? Rivedere le proporzioni non mi pare proprio il caso, mai fatto un budino, azzardare la prima volta mi par arrogante… E poi per fortuna arriva l’illuminazione, le fave hanno un gusto dolciastro, mi serve qualcosa per bilanciare, ma il frigo latita, ci sono solo degli asparagi ma temo che l’abbinata faccia abbastanza schifo. Lampo di genio. Le tagliatelle della Madonna!!! Visto che il giardino è pieno, che ormai sono ampiamente testate con questa ricetta, ma soprattutto visto che erano le 5 e mezza e non avevo tempo di comprare altre fave, proviamo! E così, l’antipasto per la cena è stato questo:


Budini di fave e tagliatelle della Madonna, con biscotti al pecorino e salsa di salvia
Per 4 budini:
220 gr di fave
30 gr di tagliatelle della madonna
50 gr di panna
15 gr di pecorino
1 uovo
olio EVO
burro
In un pentolino fate cuocere le fave con un goccino di olio ed eventualmente un filo di acqua, finché non sono tenere, circa una decina di minuti. fate raffreddare, poi unite un uovo, la panna, il pecorino grattugiato. Assaggiate ed eventualmente regolate di sale. Io non ne ho messo, il mio pecorino era già abbastanza saporito.
Imburrate degli stampini monoporzione, io ho usato quelli per i muffin, di silicone, li ho comunque imburrati per sicurezza.
Cuocete a bagnomaria in forno caldo a 180° per mezz’oretta. Sfornate, lasciate intiepidire e poi sformateli.
Per i biscotti salati:
70gr farina segale
95 gr farina
80 gr burro
12 zucchero
1 uovo
2 gr sale
50 gr pecorino
In una ciotola mescolate bene il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, poi aggiungete l’ uovo, il pecorino grattugiato e il sale, in ultimo la farina mescolata. Fate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettete in frigo per 30 min. Poi stendete ad un’altezza di 1 cm e 1/2, tagliate con un coppapasta tondo, mettete su una teglia e infornate per circa un quarto d’ora in forno già caldo a 170°. E’ pronto quando inizia a dorare. Fate raffreddare su una gratella.
Per la salsa:
60 gr di panna
20 gr di pecorino
15 foglie di salvia
In un pentolino fate sciogliere a fuoco dolce il pecorino con la panna. All’ultimissimo secondo, quando state per impiattare, aggiungete le foglie di salvia lavate ed asciugate e minipimerizzate tutto.
Per la decorazione:
farina e acqua gelata qb per fare una pastella densa
foglie di salvia
olio per friggere

Impanate le foglie di salvia nella pastella gelata, poi friggetele immediatamente in olio ben caldo. Scolate su carta assorbente, salate.Impiattate mettendo una goccina di salsa in mezzo al piatto, poi sopra il biscotto, (serve a non farlo scivolare), sopra il budino, qualche goccia di salsa attorno e la salvia fritta sopra.

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Filed Under: antipasti, ricette Tagged With: budini salati, fave, MTC, tagliatelle della Madonna

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Comments

  1. Daniela says

    22 Maggio 2012 at 19:31

    Isaetta che ricetta particolare…. non conosco le tagliatelle della Madonna, che ho giusto scoperto che si chiamano anche strigoli, cercando qua e la, ma che non avevo mai sentito nominare…. ho letto anche la tua ricetta per il pesto di quest'erba… davvero particolare! In ogni caso mi piace molto l'insieme dei sapori… davvero invitante!
    Grazie mille
    Dani

    Rispondi
  2. lamiacucinarossa says

    22 Maggio 2012 at 19:39

    Strigoli, carletti, tagliatelle… Io li ho scoperti per caso da pochissimo e ne vado matta! poi esco dalla cucina e li ho in giardino, meglio di così! Grazie a voi per tutto il lavoro che fate!

    Rispondi
  3. Acquolina says

    23 Maggio 2012 at 17:23

    qui li chiamano stridoli, adesso ho capito! 😀
    mi piace molto l'uso delle erbe di campo un po' dimenticate e il periodo è proprio quello giusto, e la salvia fritta? buonissima!
    complimenti
    Francesca

    Rispondi
  4. Alessandra Gennaro says

    26 Maggio 2012 at 7:59

    Nemmeno io li cooscevo- e ache a me piacciono le ricette con le erbe di campo. Si vede che ti prende bene, l'mtc 🙂 ma le più contente siamo noi!!!
    grazie e buon fine settimana
    ale

    Rispondi

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