L’assioma dell’autunno sarà questo: torta di mele con poche mele è meglio di niente torta di mele. Specie se hai una cassa di mele trentine in cantina, una nana tarantolata e la tendinite ad entrambi i polsi, che quando la prendi in braccio anche solo per tirarla giù dalla macchina afferreresti il calendario al volo giusto per tirar giù questi 2-300 santi a caso.
E allora niente torta di mele caramellate al Calvados (cercando la ricetta nel blog per linkarvela mi sono appena resa conto è una ricetta vecchissima con una foto orrenda. Roba da matti. Urge rimedio immediato. Quindi non ve la linko…). Che poi da fare quando il marito non c’è e son a casa da sola con la nana invelenita è assolutamente da evitare. Troppo incasinata per essere una di quelle ricette con una mano sola.
E quindi rispolveriamo il grande classico dell’autunno. La torta di mele e ricotta. Vista su uno dei miei blog preferiti, qualche anno fa, rivisitata e corretta, fatta 100mila volte, perché ho sempre comprato quintali di mele poi puntualmente quando le mele diventano mosce, dopo enne settimane di frigo, finiscono in una torta, solitamente questa. E’ una garanzia, leggerina, senza burro ne’ olio, rimane morbida e umidiccia dentro, ha un’unica controindicazione. Sparisce. In un niente.
Torta di ricotta e mele
250 g di ricotta
250 g di farina
100 g di zucchero
2 cucchiai di zucchero di canna
3 uova
1/2 bustina di lievito
4 mele piccine (ma anche grandi, quelle che avete, non cambia nulla)
limone
2 cucchiai di uvetta
Iniziate sbucciando le mele, tagliatele a pezzetti piccoli e mettetele in una ciotola capiente con il succo di limone, l’uvetta e un cucchiaio abbondante preso dai 100 grammi previsti. Mescolate bene. Separate gli albumi dai tuorli e montate i primi a neve ben ferma. Montate poi la ricotta con lo zucchero, aggiungete i tuorli, la farina, il lievito, le mele e infine incorporate gli albumi mescolando dal basso verso l’alto. Versate
l’impasto in una tortiera imburrata di circa 24 cm di diametro e mettete in forno già caldo a 180° per una cinquantina di minuti, ma prima di sfornare fate la prova stecchino, tenendo conto che comunque deve rimanere piuttosto umida.
laura says
Bella e sicuramente buona questa torta…sembra ottima per colazione o una buona merenda! 🙂
p.s. in bocca al lupo per la tendinite!
Elisabetta Gavasso says
Grazie, è facilissima da fare, è la torta dei momenti neri con la mano! 🙂
Monica says
Io aaaaamooooo le torte di meleeeee! E quando le trovo light eppure buone sono troppo felice, così fingo di non essere grassa xD
Bella bella mi piace assai!
Elisabetta Gavasso says
Se la provi fammi sapere, è la mia preferita!
Marghe says
Ma io non le capisco, queste torte Houdini… devono avere una certa prevalenza di cromosoma Y, data la predisposizione a volatilizzarsi 😀
Io mi sa che la provo, ma prima blindo porte e finestre!
Pciù, a te
Elisabetta Gavasso says
Bibidi, bobidi, BU! Sparita! 🙂 chiudi tutto che è così leggera che vola!