Parliamo di quella volta che stavo andando a prendere la nana al nido, ero stranamente in orario e allora mi son fermata in un negozio-gastronomia-ristorantino-fruttivendolo, insomma, di tutto un po’.
Bassano non è propriamente la capitale della gastronomia, l’unico negozio serio ha chiuso tre anni fa ed ora non rimane quasi niente. Insomma, di solito quando vado a prendere Gaia al nido parto di casa che son già in ritardo, invece giovedì scorso, incredibilmente, son partita in anticipo, non ho trovato traffico e quindi, vuoi forse che per una volta vada a prenderla prima di mezzogiorno e 5? Macchè, suvvia, siamo seri. E allora fermiamoci in quel negozio-gastronomia-ristorantino-fruttivendolo, vediamo un po’ cos’ha.
Di tutto un po’, a prezzi francamente alle stelle, ma ho trovato un mango degno del nome mango, un avocado perfettamente maturo e, udite udite, il rabarbaro.
Quelle meravigliose coste rosse, con le foglie verdi, avete presente? Quelle che da sole, beh, insomma, ma in abbinata con le fragole, uhhh, che roba divina. E allora paga un’autentica follia per una vaschetta di fragole, tre coste di rabarbaro, un mango e un avocado (non scrivo quanto ho speso per decenza, ma vi assicuro che è una follia..)
E finalmente sono riuscita a fare un dolcino che sognavo da anni, una cosa sufficientemente ipercalorica, ipercolesterolica, iperunta e iperprofumata.
Voilà, signore e signori, il
Crumble con fragole, rabarbaro e pepe lungo
3 coste di rabarbaro
300 g di fragole
100 g di burro
100 g di farina
30 g di farina di mandorle
3 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di amido di mais
pepe lungo
limone
sale
Tirate fuori dal frigo il burro, tagliatelo a pezzettini e fatelo ammorbidire un po’. Intanto lavate il rabarbaro, togliete i filamenti più duri, tagliatelo a pezzetti, mettetelo in una padella con un cucchiaio di zucchero e fatelo ammorbidire a fuoco vivace per qualche minuto. Fate raffreddare. Una volta freddo metterlo in una ciotolina, aggiungere le fragole lavate e tagliate a pezzi, il succo di mezzo limone scarso, l’amido di mais e una generosa grattata di pepe lungo.
Preparate le briciole per il crumble, unendo in una terrina le due farine, il burro, lo zucchero di canna e la punta di un cucchiaino di sale. Lavorate il tutto con la punta delle dita finché non ottenete delle briciole.
In una teglia (la mia era da 24cm di diametro) versate sotto la composta di frutta, aggiungete sopra le briciole in modo che sia tutto coperto uniformemente ed infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 35-40 minuti, o comunque finché le briciole non si saranno dorate.
Servite tiepido, eventualmente con del gelato alla vaniglia. O della panna semimontata.
Marghe says
Davanti a certi frutti della terra è un dovere morale, per noi foodblogger, fermarci e onorarli :p
Per i crumble poi farei faville. Un cuore tiepido, sugoso e con le briciole schioccarelle in superficie, mmmm.
Baci e a sabato!!
Elisabetta Gavasso says
In effetti… A vederlo come dovere morale la quantità di burro pare meno minacciosa!! W l’indulgenza! ?
edvige says
Siccome è tutto iper non fa per me purtroppo anche se il dolce mi stuzzica ma vedrò senza stravolgere farlo un pò meno iper. Il pepe lungo o piper longum parente del pepe nigrum anche abbastanza come sapore qui da me non l’ho mai trovato spero…forse lo troverò in Austria loro sono amanti di tutte le spezie.
Grazie e buona giornata.
Elisabetta Gavasso says
Edvige, riduci il burro di un 30%, cuoci il rabarbaro con zucchero e un cucchiaino di acqua, mangiane poco poco! E se sei a Torino sabato dimmelo che il pepe lungo te lo porto io!!!