Tata è stata brava. Le avevo chiesto di tenere botta fino al 22, e così è stato. E così ieri ho festeggiato il compleanno, insieme a tanti amici, tante birre, tanti hamburger, tante coccole e tante risate. Sono 35, e 38 settimane con tata. Non volevo festeggiare, la sera sono stanca morta, credevo di non farcela. Ma poi, perché bisogna festeggiare per forza di sera? Insomma, vista la mia forma smagliante (grasse risate di sottofondo), credo si possa fare una piccola deroga, e festeggiare a pranzo, fare una cosa un po’ più modesta, più ristretta, chiamare giusto gli amici storici. E fare magari due hamburger da mangiare in giardino, due birrette che tanto è ora di pranzo, una tortina e via. Tanto ormai è primavera, no?
No. Venerdì sera veniva giù tanta di quell’acqua che metà bastava, e quindi cambio di programma all’ultimo. Rivisitazione del menù, della logistica, della spesa. Che tanto a noi ragazze piace un sacco stare in cucina, e poi, diavolo, sono incinta, mica malata, no??
Dicevamo, solo gli amici più stretti. 24 sono solo i più stretti, no?
Dicevamo, giusto due birrette, no? Un sacco grande della spazzatura di lattine accartocciate di San Miguel da mezzo e un cartone di Corona, che la sete nel mondo è una brutta cosa. E una magnum di prosecco rosè che alla festeggiata piace tanto. Che tanto è incinta, mica in attesa di un trapianto di fegato, che una birretta mangiando la beve, che sia mai che le nasca una figlia astemia, orrore e raccapriccio!
Dicevamo, due hamburger e una fettina di torta, che la festeggiata non deve muovere neanche un dito, che sennò partorisce. Infatti. Due antipasti, un’insalata di pasta tiepida, con pesto, pomodorini e fagiolini, hamburger per tutti (38…), torta di mele e la torta di quando ero piccola. Che tanto la festeggiata adora cucinare per gli altri, e alla fine ha spignattato sabato fino a mezzanotte, e ieri mattina. Certo, gentilmente aiutata da marito, sister e cognato, ma comunque mi son fatta il mazzo quadro, che tanti sono incinta, mica malata.
E ieri sera ero stravolta, ma felice. E pensare che non volevo festeggiare, perché sono sempre stanca, perché quest’anno la protagonista non sono io (sms di mio papà, giusto per rendere l’idea, copia incollato: Gaietta bella di nonno tuo dà tanti bacini alla tua mamma e falle tanti Auguri per il suo compleanno. Il tuo nonnino.), perché non sentivo il mio compleanno.
Ma per fortuna che c’è il marito col suo pragmatismo, col suo ‘ma non dir cazzate, che adori aver gente per casa, che adori festeggiare i compleanni, dai, sarà la tua giornata, stai tranquilla e sorridi’. E così è stato. Con la crostata di fragole. E il brindisi non nei calici, ma nei bicchieri di carta, che quest’anno va così. Sottotono. :-)))
Crostata alle fragole
Per la frolla:
125 gr di burro
125 gr di zucchero
250 gr di farina
1 uovo
Lavorate l’uovo con lo zucchero finché non diventa spumoso, poi aggiungete il burro a tocchetti. Quando è tutto amalgamato lasciate riposare in frigo 10 minuti. Tirate fuori dal frigo l’impasto, aggiungete lentamente la farina mescolate e lavorate bene. Fate una palla, avvolgete nella pellicola e mettete in frigo un’oretta.
Stendete poi la pasta in uno stampo da crostata, meglio se col fondo amovibile, coprite la superficie con dell’alluminio e mettete sopra i pesetti da crostata, o in alternativa dei fagioli secchi. Cuocete in forno a 170° per una mezz’oretta. Fate raffreddare.
Per la crema pasticcera (ricetta di Monsieur Montersino)
216 gr di latte intero
54 gr di panna
80 gr di tuorli (sono circa 5)
80 gr di zucchero
10 gr di amido di mais
10 gr di amido di riso
mezza bacca di vaniglia
Montate i tuorli con lo zucchero e i semini della vaniglia, tagliata per lungo e raschiata con un coltello. Quando il tutto è ben spumoso, aggiungere gli amidi (non usate farina o fecola…) setacciati, mescolate fino a quando è tutto amalgamato. Nel frattempo portate a bollore il latte e la panna, insieme con la mezza stecca di vaniglia. Quando inizia a bollire versatelo pian piano sulle uova, continuando a mescolare, poi ritrasferite sul fuoco e fate cuocere per un minuto, girando con la frusta. Fate poi raffreddare velocemente la crema in un bagnomaria di acqua e ghiaccio oppure in frigo, coperta a contatto con una pellicola trasparente.
Assemblaggio:
Appena prima di servire, mescolate bene la crema, versatela sulla frolla, poi decorate con le fragole. Io (ehm, mia sorella) l’ha fatto poco prima di servirla, per cui non abbiamo messo la gelatina. Se la preparate in anticipo, un giretto di gelatina serve a conservare la frutta.
Va da sè che nonostante l’adrenalina, la felicità degli amici per casa, il cibo, la birra e le risate, oggi ero distrutta. In fin dei conti, sono incinta… 🙂
Tulimami says
Fatto bene! Auguriiiiiiiiii 🙂
lamiacucinarossa says
Grazie Anna!