Febbraio 2014, il mese in cui in teoria sarei dovuta ritornare al lavoro dalla maternità. A gennaio più e più volte avevo cercato di prendere un appuntamento con il rettore della scuola privata dove lavoravo in amministrazione per sapere le modalità del mio rientro a scuola. Appuntamento che mi è stato negato, e alla fine, su m ia insistenza, concesso come se fosse un favore. Tecnicamente non mi hanno licenziato loro, però mi han detto, senza troppe mezze misure, che non c’era più bisogno di me e mi han fatto capire che sarebbe ora che me ne andassi fuori dalle balle. Ho colto la palla al balzo, firmato la lettera di dimissioni, fatto tutto l’iter per convalidarle e ciao.
Era un lavoro di merda, non era assolutamente quello per cui avevo studiato, era pagato male, ma era pur sempre un lavoro, una cosa che mi permetteva di stare fuori casa e di avere un’indipendenza economica. E così mi son ritrovata a casa, con una bimba di nove mesi costantemente attaccata a me. Una tragedia. Ho iniziato a concentrarmi un pochino di più sul blog, e mi sono resa conto che le mie fotografie facevano letteralmente schifo allora mi son messa a cercare tutorial, fotografie, ispirazioni, riferimenti finché non sono approdata sul blog di Vaty, con un tutorial bellissimo su come fotografa lei. Me lo sono stampato, studiato per bene e ho iniziato a provare riprovare, prendendo mano con la reflex . Sul blog di Vaty c’era un link buffo, ci ho cliccato sopra (ma come si fa a chiamarsi bloggalline, mi son chiesta) e ho fatto il botto. Probabilmente la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi due anni. Ho scoperto che sono un gruppo di food blogger che si sono messe insieme, legate dell’etica, dall’amore per il cibo, dal rispetto reciproco. Era esattamente quello che stavo cercando.
Marzo 2014, dopo aver fatto domanda per entrare vengo accettata, ed entro, in punta di piedi, in questo mondo assolutamente impazzito, una specie di pollaio virtuale dove chi può aiuta chi ne ha bisogno. Non so bene come integrarmi, per cui semplicemente osservo, partecipo rarissimo, non mi propongo mai. Sotto sotto sono una timida. Ne sto fuori, sono appena arrivata, però le sego con un pizzichino di invidia, che bello che era essere lì, respirare quell’aria di amicizia che soltanto la comunanza di passione di ideali ti può dare. Soltanto dopo l’estate mi faccio coraggio e mi butto, faccio quello che mi viene meglio, la cazzara, quella che fa casino, quella che c’è in momenti di bisogno per una parola buona, però c’è più volentieri nei momenti in cui c’è da far gruppo, da trainare, la casinara insomma. Il resto è storia. Ci nota un editore (uno figo, eh), ci pubblica il libro, decide che siamo belle e brave e vuole investire su di noi, sulle bloggalline.
23 marzo 2015. Nasce iFood. Il portale di food più figo che c’è. GialloZafferano scansati, che ti facciamo il mazzo. 😛
23 marzo 2016. Un anno di iFood, un anno di successi, soddisfazioni, amicizia, solidarietà. Un nuovo libro in uscita, la Fluffose. la torta simbolo del gruppo. La torta delle nuvolette, come la chiama quella sotto il metro che abita con me. La torta dell’amicizia, dei successi, delle botte sulle spalle, della condivisione, che si presta a mille interpretazioni.
E che vi propongo qui sotto, in versione primaverile. Limone dentro, lemon curd e fragole sopra.
Buon compleanno iFood!
Fluffosa con lemon curd e fragole (per uno stampo da chiffon cake da 26 cm di diametro)
300 g di zucchero
285 g di farina 00
7 uova
160 g di spremuta di limoni non trattati filtrata
scorza dei limoni
120 g di olio di semi di girasole
1 bustina di lievito per dolci
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 baccello di vaniglia
300 ml di curd al limone (ho usato questa ricetta, sostituendo i limoni ai pompelmi rosa)
400 g di fragole
Separate i tuorli dagli albumi.
Setacciate insieme in una grande ciotola la farina, lo zucchero, il bicarbonato e il lievito.
Fate un buco al centro e versate in questo ordine e senza mescolare: l’olio, i tuorli, la spremuta del limone, la scorza del limone grattugiata, i semi della bacca di vaniglia.
Montate a neve ferma gli albumi con 3 gocce di limone.
Mescolate gli ingredienti nella ciotola fino ad ottenere un composto omogeneo e da ultimo inserite gli albumi montati.
Versate il composto nello stampo senza ungerlo né infarinarlo. Se usate uno stampo tradizionale invece sì. Infornate e cuocete a 165° per 55 minuti e poi a 175° per 10 minuti.
Fate freddare il dolce nello stampo capovolto (se quello da chiffon cake) sformate e coprite la parte superiore di lemon curd e di fragole.
Consumate senza parsimonia. 🙂
Audrey says
No, vabbè!!! Io sto male…la voglioooooo!!! ummmm lemon curd e fragole, questa è uno spettacolo *_*
Certo che abbiamo festeggiato alla grande e con delle Fluffose talmente buone e invitanti da non poter resistere alla tentazione di replicarle .
Cosa dire Buon Compleanno iFood 😀
Lablondeenfarinee says
E davanti a questa fluffosa fresca e primaverile sorridere scoprendo non solo il lato che ci fa ridere della casinara motivatrice???che ti caratterizza e che tutte conosciamo,ma un’altra tua sfaccettatura!!!
Adesso dopo il #fluffiday la tua fluffosa è quello che ci vorrebbe!!
Buona serata!!!
Monica says
Non sapevo delle tue vicissitudini lavorative e come ti abbiano portata a conoscere questa realtà! Io dopo tanti mesi di insicurezza finalmente mi trovo a casa, mi sento coccolata e abbracciata, con un materasso gigante su cui lanciarmi nelle giornate no. E tu continua così, che le persone come te sono quelle che fanno andare avanti questi gruppi, che se sono tutte lagne polemiche come me stiamo freschi 😀
Che bella questa fluffy, dev’essere deliziosa, l’abbinamento del curd con le fragolone dev’essere da sbavo!!
Lucia says
Che bella la tua fluffosa!Adoro il lemon curd, lo mangio anche spalmato sul pane, figurati su una soffice fluffosa con sopra delle fragole…potrei svenire!
E’ stato bellissimo festeggiare con voi, mi sono emozionata tanto!
Ti mando un abbraccio ed un augurio di una felice pasqua, a te ed alla tua nanetta! 😉
silvia says
Ha l’aria davvero buonissima! Complimenti !!! Nella lista degli ingredienti, però, manca la stevia, quanto ne occorre?
Elisabetta Gavasso says
Ops, mi sa che ho sbagliato, grazie di avermelo fatto notare! Non c’è stevia, solo zucchero, ora cancello, grazie ancora!