Sette anni fa ero giovane, bella e senza figli. Ero una sposina novella, facevo ancora la spola tra Vicenza, dove vivevo, e Bassano, dove lavoravo. Il mio neo-marito era l’intruso, colui che mi aveva occupato abusivamente la casa più fredda del mondo, ma soprattutto metà armadio e metà scarpiera. Colui che produceva camicie da lavare e stirare, che lasciava il casino per terra, e che si lamentava che a casa faceva sempre freddo, nonostante il termo andasse sempre (ciao spifferih, ciao)
Il sabato mattina leggevo Vanity Fair facendo colazione con calma in cucina, impastavo pizza con un cubetto di lievito di birra e mezzo chilo di farina lamentandomi poi del gonfiore, non sapevo assolutamente fotografare e stavo per ricevere come regalo di Natale un corso di pasticceria che mi ha cambiato la vita.
Avevo un lavoro che non mi piaceva per niente ed era pure piuttosto frustrante, avevo ancora la vecchia Polo viola, andavo ad acqua-gym in pausa pranzo e mangiavo subito dopo uno yogurt con frutta e cereali. Avevo qualche chilo in meno di adesso, una taglia in meno di tette, mi ero da poco operata agli occhi e non portavo più gli occhiali. Arrivavo a casa la sera stanca morta, raramente cucinavo qualcosa di decente in settimana. A pranzo mangiavo da mia suocera, a cena avevo abbandonato la mia singletudine e la mia scatoletta di tonno con pomodori per cucinare qualcosa a mio marito. Niente di impegnativo.
Poi un bel giorno, non so cosa sia successo, ho deciso di aprire un blog. Protagonismo, direte voi. Esattamente quello. Non credete alle balle che vi racconteranno, che è una collezione di ricette, come il vecchio, caro e rassicurante ricettario della mamma. Un blog si apre per lasciare un segno (Ridete con me, su, lasciare un segno). E quindi, esattamente sette anni fa (e tre giorni, ma lasciamo stare che WordPress in questi giorni mi è stato avverso…), aprivo il mio blog.
Piattaforma Blogspot, grafica mooolto minimal e moooolto arrangiata, foto orrende, ricette a volte discutibili. Che non linkerò qui per pudore.
La prima ricetta che ho pubblicato è stata la torta per il compleanno di mia cognata. Una torta arrogantemente a due piani, un pan di Spagna abbastanza semplice con una crema di formaggio, farina di mandorle e gocce di cioccolato, rivestita di cioccolato decorato con mandorle: neanche male, a dir la verità.
E quindi, dove eravate voi sette anni fa? Cosa state facendo, come eravate, chi eravate? Una cosa per me non è cambiata, sono rimasta la solita cazzara. E dopo per questo voglio festeggiare il mio compleanno con un giveaway, ma non faccio come le blog serie che in palio mettono cose relative alla cucina no, io sono una blogger cazzara, ormai dovreste saperlo.
E quindi….
La mia cucina rossa & Brioche Handmade Giveaway!
Chi può partecipare?
Chiunque! Ma sappiate che la spedizione del regalo avverrà solo in territorio italiano.
COME PARTECIPARE:
Se volete partecipare con facebook:
OK. Passiamo alle cose serie! Cosa si vince?
Lo sapete già che son cazzara, mica potevo mettere in palio uno stampo da ciambellone o del meravigliosi pirottini. Son ciarlatana, si sa, e adoro gli orecchini. Solo da poco la nana ha smesso di appendersi, quindi son tornata a portare quelli che più mi piacciono, pendenti e colorati.
Brioche realizza gioielli fatti a mano, utilizzando pietre dure preziose e semipreziose.
Tutte le creazioni sono NichelFree, rigorosamente fatte a manina, in Italia.
Questi orecchini pedenti hanno tre anelli in corno di bufalo naturale con pietre dure di giada rubellite (toh, guarda caso son rossi, eh..). La chiusura è con monachella in ottone brunito, nichel free.
Ma poi Brioche è, guarda caso, supergentile e supercarina, e realizza a mano più o meno qualsiasi cosa su richiesta. Date un’occhiata al suo profilo Instagram, fatevi ispirare per i ragali di Natale, solo per voi e solo fino al 10/12 per voi uno sconto del 10% con il codice 10brioche.
Che aspettate?
Il presente giveaway non comporta alcuna violazione delle norme su concorsi a premi, poiché rientrante nella previsione di cui all’art. 6 lett. d) del DPR 430/2001.
Buona fortuna!
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