Riflettevo su quanto poco mi piaccia fare il pesce. Cioè, lo mangio almeno una volta a settimana, mi piace pure, la nana lo divora, ma mi fa proprio senso pulirlo. E quindi lo prepara sempre il santo di marito, e figuriamoci se io lo fotografo. Le poche volte che lo cucino io, compro i filetti e di solito li metto in padella con un filo d’olio, due pomodorini, olive, capperi e origano fresco. Sfumo con un goccio di vino bianco, se ne ho di aperto, e cuocio 7-8 minuti. E invece ieri sera mi sentivo esotica, e complici i 50 metri di carta forno comprati per sbaglio al posto della pellicola, ho fatto i filetti al cartoccio. Una non ricetta, eh, nulla di elaborato, anzi, la cosa più difficile è stata chiudere i cartocci. 🙂
- 8 filetti di branzino piccoli, per un totale di 600 g
- 1 arancia non trattata
- 2 zucchine
- 2 carote
- 1 gambo di sedano
- timo fresco
- olio extra vergine
- sale e pepe
- Sbucciate le carote e tagliatele a rondelle, lavate e mondate le zucchine e tagliatele a bastoncini.
- Lavate il sedano, tagliate i filamenti più grossi e riducetelo a rondelle.
- Lavate l'arancia, tagliatela a fettine sottili.
- Tagliate 4 pezzi di carta forno, mettete al centro di ognuno una fetta di arancia, il primo filetto di pesce con la pelle rivolta verso il basso, salate e pepate, mettete qualche verdurina, un'altra fetta di arancia, l'altro filetto di pesce con la pelle rivolta verso l'alto, altro sale, pepe e timo. Otterrete così un "panino" di pesce. Chiudete i cartocci, disponeteli su una teglia e mettete in forno preriscaldato a 200° per un quarto d'ora.
- Portate subito in tavola e servite con un filo di olio.
Servito con un’insalatina tiepida di patate bollite con aceto bianco, olio, sale, prezzemolo e timo, è stato spazzolato tutto. La nana, attenzione attenzione, ha mangiato pure le verdurine. Non proprio convinta, ma le ha mangiate. Infatti ora sta diluviando…
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