In quest’estate che di estate ha avuto poco, tra piogge, freddo e nebbia, un dolcino buono, fresco, goloso ma con tanta frutta (vedi mamma che mangio la frutta?)
La pavlova, perfetta per una cena importante così come per una grigliata.
Certo, non è light, ma tanto la dieta inizia da lunedì…
Certo, non è light, ma tanto la dieta inizia da lunedì…
E’ la torta che faccio quando voglio stupire, è facilissima, se avete una planetaria si fa praticamente da sola. La cosa più noiosa è lavare la frutta e disporla bene, ma suvvia, qui son fragole tagliate a quarti e mirtilli. E’ buonissima anche con le pesche ripassate nel porto, con albicocche mature, ma anche col il frutto della passione e mango. Con tutto.
Pavlova
5 albumi
250 g di zucchero,
un cucchiaio pieno di amido di mais
un cucchiaino di aceto bianco
250 ml di panna fresca
frutta a piacere (io qui ho usato un cestino di mirtilli e mezzo cestino di fragole)
cioccolata bianca per decorare
Montate gli albumi per qualche minuto, poi aggiungete poco alla volta lo zucchero (meglio zefiro), l’amido e alla fine l’aceto, continuando a montare finchè non sono sodi e compatti. Rivestite di carta da forno la leccarda, disegnate con la matita un cerchio più piccolo del piatto da portata su cui intendete servire la pavlova. Col cucchiaio versate gli albumi rimanendo dentro il cerchio, facendo attenzione a fare i bordi molto più alti dell’interno, deve essere un guscio che poi conterrà panna e frutta. Infornate a 130º per 90 minuti, poi mettete a raffreddare su una gratella. Intanto montate la panna ben soda, riempiteci il guscio di meringa e decorate con la frutta lavata, asciugata e tagliata. Io ci ho grattato sopra un po’ di cioccolata bianca!
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