Un mulino a vento restaurato, sopra Vathi, Itaca.
Un’isola che toglie il fiato da quanto è sensazionale, un mare che più blu non si può, un paesino coi tavolini azzurri ad ogni angolo, le risate di nana che si tuffa da sola dal gommoncino di Barbie, con le alette di Hello Kitty.
Una vista dalla finestra più grande del mulino che abbraccia il mare quasi a 360º.
Solo il rumore del vento (questi 40 nodi che mi hanno fatto volare via il pezzo sotto di un costume che avevo steso) e le cicale.
Un negozietto, in paese, dove un grosso ragazzone barbuto ieri ci ha dato il feta più buona del modo, direttamente dal barile di legno. Stamattina per strada l’Ape di un vecchio contadino che vendeva angurie.
L’origano secco che avevo preso per mia mamma.
Un vasetto di olive Kalamata insaporite all’alloro.
Una cioppa di pane col sesamo comprata in paese.
Un bicchiere di vino bianco gelato, che abbiamo trovato nel frigo qui al mulino.
Un pranzo fantastico, un piatto orribile e la foto scattata con l’iPhone.
Insalata di feta e anguria (per 2 persone)
un quarto di anguria
due fette di feta
una decina di olive Kalamata
olio
sale
origano
Tagliate a pezzetti l’anguria, togliendo tutti i semi e mettendola a scolare qualche minuto. Trasferite in una ciotola, sbriciolare sopra con le mani il feta, aggiungere le olive, condile con un giro generoso di olio, pochissimo sale e abbondante origano. Mangiate subito.
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