Non è vero che la vita viene rivoluzionata da una nanerottola.
Ci è sempre piaciuto viaggiare, star fuori casa il weekend, andare a sciare d’inverno e al mare d’estate, a febbraio e ad agosto un giretto a Barcellona, in autunno un giro a cantine. Un trolley, un libro e via.
Ora gli spostamenti sono più complicati, per star via due giorni ci dobbiamo portare via mezza casa, ma con un po’ di organizzazione si può ancora fare. Ora che la nana mangia le pappe è un casino, finché andava di litri di latte serviva molto meno, ma si fa. E ovviamente l’abbiamo fatto. Vuoi forse rinunciare al consueto giro tra vigneti in autunno? Sia mai, quindi scegli il posto, trova un albergo decoroso, prepara giusto quelle 357 cose per la nana, ricordati di prendere un paio di mutande per te, sali in macchina e via, direzione Termeno, patria del Gewürztraminer (ammetto che l’ho googolato per non sbagliare a scriverlo..). La nana ovviamente si è divertita un mondo, fuori tutto il giorno a prendersi complimenti, oh ma che bella bimba, ma quanto ha, ma quanto pesa, ma che belle guanciotte, che belle manine paffute… Sì, mia figlia è una palla di ciccia, ma sempre col sorriso, che mamma le ha spiegato che la cellulite fino all’anno fa tenerezza, poi anche lei inizierà la sua personalissima lotta senza frontiere agli antiestetici buchini sulle cosce.
E visto che poi è pure buona, la sera siamo riusciti a concederci una cena in un ristorante figo, comodamente seduti e serviti, finché lei beatamente russava nel passeggino accanto a noi.
Il piatto che vi propongo oggi è quello che ho mangiato quella sera, in quel ristorante figo, con uno chef super disponibile che mi ha spiegato per filo e per segno come replicare a casa il piatto.
Risotto alla zucca e rosmarino con petto d’anatra arrosto (per 2)
Ingredienti:
1 petto d’anatra
fondo bruno (non andate nel panico, si può fare anche senza..)
cognac
olio al tartufo
sale
pepe
salvia
160 gr di riso Carnaroli
1 scalogno piccolo
100 gr di zucca butternut già pulita
brodo vegetale q.b.
rosmarino
olio EVO
grana padano
burro
Per prima cosa accendete il forno a 200°, incidete la pelle del petto d’anatra come per fare un reticolato, mettetelo con la parte della pelle in alto, oliatelo, salatelo e pepatelo.
A parte tritate la zucca e lo scalogno, versateli in un tegame antiaderente con olio EVO e fate ammorbidire a fuoco dolce. Intanto portate a bollore il brodo vegetale. Quando zucca e scalogno sono tenere, alzate la fiamma, versate il riso e fatelo tostare a fuoco vivace, mescolando spesso, sfumate con un bicchiere di vino bianco secco, poi continuate la cottura col brodo vegetale. Appena versate il riso il forno dovrebbe essere arrivato a temperatura, mettete dentro il petto d’anatra. Andrà cotto per un quarto d’ora con la pelle sopra, poi girato e cotto altri 5 minuti. Intanto continuate la cottura del risotto, regolando di sale. Tritate gli aghi di rosmarino. Il riso dovrebbe essere cotto in 15-18 minuti. Quando è pronto spegnete e mantecate con il grana, il rosmarino e una noce di burro, coperto. Nel frattempo avrete tolto il petto d’anatra dal forno, fatelo riposare un minuto.
Se siete così fighi da avere il fondo bruno allungatelo con un cucchiaio di olio al tartufo e uno di cognac.
Se invece, come me, riuscite a carbonizzarlo in forno, recuperate il sughetto della carne, mettetelo in un pentolino antiaderente con olio al tartufo e cognac, fatelo andare per cinque minuti a fuoco vivace.
Componete quindi i piatti. Fondo di risotto, petto d’anatra scaloppato, sughetto.Sbafate innaffiando abbondantemente da Gewürztraminer.
E programmante come me la prossima vacanza con la nana. Gennaio, al caldo, il battesimo dell’aria a Tenerife.
Cheers!
Lascia un commento