Domanda: Crema pasticcera e crema inglese sono la stessa cosa?
No, perchè io faccio la pasticcera con la ricetta di Montersino, a prova di stupido, e viene strepitosa.
Risposta: no, la crema inglese non contiene ne’ farina ne’ amido, nessun addensante insomma. Della serie non si finisce mai di imparare. (capra…)
Altra domanda: Cosa diavolo è un polsonetto?
E altra risposta (Wikipedia santa subito) è un pentolino di rame dal fondo bombato.
Perfetto. Non ho mai fatto la crema inglese e non ho il polsonetto.
E io che, sciocca, pensavo che la sfida dell’MT di questo mese fosse una cavolata! Il gelato, cosa vuoi che sia? frutta uova latte panna zucchero e la gelatiera ed è fatto! O almeno, avevo sempre fatto così, e nessuno si era mai lamentato… Avevo letto la ricetta in super velocità, prima di partire per le vacanze, ripromettendomi di leggerla con calma al ritorno.
Ecco, sono tornata, ho letto con calma e mi ha preso un coccolone.
Tutto ‘sto casino per un gelato?
E se la crema inglese impazzisce?
E se il polsonetto è indispensabile?
E se mi vien fuori una ciofeca?
E se…?
Vabbè, intanto proviamo. Che se non proviamo di sicuro non sapremo mai se il polsonetto è indispensabile per fare la crema inglese, al max mi TOCCHERA’ comprarlo (e immagino già il marito quando vedrà l’aggeggio, allibito, una pentola che non sta sui fuochi… 🙂
Ok, ma con cosa proviamo?
Andiamo sul banale, il mio gusto (stagionale) dell’anno, la liquirizia, compilice la valanga di liquirizia purissima che avevo comprato tempo fa per fare il liquore, che per pigrizia non ho ancora fatto.
Ed allora, rullo di tamburi, il….
Gelato alla liquirizia
35 gr liquirizia
300 ml latte
300 g zucchero semolato
250 ml panna fresca
3 tuorli
In un pentolino ho messo la polvere di liquirizia e metà dello zucchero, ho mescolato bene e poi ho versato il latte a filo, mescolando bene con una frusta per evitare i grmi. Ho portato a bollore, fermadomi appena prima che la superfice si increspi.
Nel frattempo avevo sbatturo i tuorli con l’altra metà di zucchero, finche lo zucchero non è totalmente sciolto.
Ho versato il latte bollente a filo sui fuorli, continuando a mescolare, mettendo poi a bagnomaria ad addensare, finchè, termometro da cucina alla mano, non ha raggiunto gli 85°.
Poi ho traferito subito la ciotola in una più grande, riempita di acqua e ghiacchio, per raffreddare.
Una volta freddo ho messo tutto in un tupperware in frigo. Dopo 4 ore ho prelevato dal frigo il composto, ho aggiunto la panna fredda, mescolando molto bene, poi ho messo tutto in gelatiera.
Ho fatto andare una mezz’oretta, poi due ore di freezer.
Poi l’ho fotografato e finito. Tutto.
Eccomi, Isaetta, in mostruoso ritardo a causa di un luglio da dimenticare, che per giunta si ostina a non voler finire: son sempre via, epr lavoro o per impegni familiari e quando rientro sono uno straccio. Riesco a malapena a passare da voi, per dare un'occhiata alle ricette, ma di commentare in tempo reale, purtroppo, non se ne parla.
stasera, però, recupero gli arretrati e anche nel modo migliore: il marito è via, la figlia non rompe e ho tutto il tempo per godermi i vostri post, a cominciare dal tuo che mi piace da matti: da ex professoressa noiosa e rompiscatole) non posso che restare ammirata di fronte ad una bella scrittura, amaggior ragione quando essa sembra del tutto dimenticata, in favore di grafica, immagini o altre mode del momento. Tu hai uno stile fresco, coinvolgente, mai noioso e leggerti è davvero un piacere. In più, condivido ogni parola di quello che dici: anche a me è venuto un colpo, quando ho visto le tabelle di Mapi 🙂 e anch'io ho pensato, subito dopo, che ce l'avreste fatta. Intelligente la scelta di partire dal gusto base- e ancora meglio aver scelto la liquerizia, una di quelle robe a cui non so dir di no. Foto e procedimento preannunciano il risultato finale, sulla cui bontà non ci sono dubbi
bravissima!
ale
Se ci fosse un'emoticon con la faccina imbarazzata inizierei la mia risposta con quella. E magari c'è, ma sono una frana in queste cose…
Quando ho iniziato il blog non avevo nessuna pretesa. E' un blogghino piccolo e sfigato, non viene mai nessuno se non il caritatevole marito (che pure ultimamente scarseggia, anche se sbafa il gelato) e qualche amico. Ma non sono nel giro dei foodblog, nessuno commenta, non ho riscontri sulle ricette, se non qualche complimento di chi le ha provate da me. Il layout del blog fa pietà, le foto sono fatte con una digitale che ha visto tempi migliori, non photoshoppo perchè non saprei manco da dove iniziare, ma mi piace che ogni ricetta sia corredata da due righe mie, una storiella, qualcosa che mi racconti.
Va bene così, cucinare è sempre stata una mia passione, così come lo è sempre stata scrivere, senza pretese, solo per il gusto di farlo.
Ecco, il tuo commento per me è una vittoria, una gran bella soddisfazione e ti ringrazio di cuore per quello che hai scritto.
Passo e chiudo che sennò mi commuovo.
Ecco, sono una frignona. 🙂
Ecco, grazie.
Psssst….. posso confidarti un segreto? Però shhh!!! non dirlo a nessuno!!!! Neppure io ho il polsonetto… 😀
Beh, visto che ho rotto il ghiaccio te ne svelo anche un altro: sono una capra in matematica e prima di pubblicare quelle malnate tabelle mi sono messa a studiarle per vedere se le capivo!!! ^_^
Quello che invece avevo già capito è che voi MTChallengers siete delle donne straordinarie, dotate di fantasia, inventiva, creatività e una bravura senza pari. L'ennesima dimostrazione è questo magnifico gelato, fresco e intrigante.
Bravissima!!!!!
E io adesso come faccio a convincere il marito che il polsonetto è INDISPENSABILE???? 🙂
Grazie a voi della pazienza e dell'interesse!