A me non piaceva fare le torte.
O meglio, non mi riuscivano.
Mia nipote, all’epoca 4 anni, mi prendeva in giro, non sapevo fare nemmeno la torta dei vasetti di yogurt, quella a prova di bambino. Tanto che lei la faceva e me ne portava una fettina.
E poi le torte nemmeno mi piacevano, una fettina e niente più, perdevo interesse. Cucinavo pasticci, crespelle, arrosti, contorni, ma dolci, mai. Non mi piusciva la frolla, non sapevo cosa fosse la sfoglia, il pandispagna era cartone… Un disastro. E poi Babbo Natale decise che ero una scarpa ma potevo imparare. E sotto l’albero, tre anni fa, ho trovato un corso di pasticceria. In un delizioso negozio in centro, un posticino dove vendevano le torte fatte durante la giornata. Ci ero entrata qualche volta, quando vivevo da sola, era vicino all’ufficio e facevano una torta di mele fenomenale, l’unica torta che mi facesse perdere la testa. E il mio Babbo Natale si era informato e aveva saputo che organizzavano serate a tema, dei corsi monotematici tenuti da un pasticcere proprio bravo.
Quindi, 6 buoni per 6 serate diverse.
Una rovina.
Per la linea.
Prima ero magra. Adesso, beh, ecco. 🙂
Tra le mille ricette che ho collezionato al corso ce n’è una a prova di incapace, quella della frolla. Il pasticcere ci ha spiegato che è solo questione di proporzioni: burro=zucchero, burro+zucchero=farina, (burro+zucchero+farina)/10=uova
E così una rivisitazione della classica crostata al cioccolato, con la crema con le dosi ridotte del budino della nonna. L’idea di aggiungere la tahina mi è venuta leggendo QUI. Provata, sbafata, riproposta, risbafata.
Crostata al cioccolato e tahina
Per la frolla (ricetta p-e-r-f-e-t-t-a!):
125 gr di burro morbido a pezzetti
125 gr di zucchero
250 gr di farina
1 uovo piccolo
Sbattete bene l’uovo con lo zucchero, poi aggiungete il burro a pomata, mescolate molto bene finchè non è tutto ben amalgamato. Lasciar riposare una decina di minuti. Poi aggiungere poco alla volta la farina. Fate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare in frigo almeno mezz’oretta.
Io di solito faccio dose doppia (evvai, un panetto di burro!!!) e ne metto metà in freezer. Si scongela in una mezza giornata nella parte bassa del frigo.
Per il ripieno:
100 gr di cioccolato fondente al 70%
200 ml di latte
un uovo
1 cucchiaio colmo di zucchero di canna
1 cucchiaio raso di fecola di patate
2 cucchiai di tahina
fior di sale
Tritate bene a coltello il cioccolato e fatelo sciogliere in un pentolino antiaderente con il latte e la tahina. A parte sbattete bene l’uovo con zucchero e fecola, poi aggiungete mescolando con la frusta alla cioccolata e fate cuocere finchè non si addensa. Occhio, continuate a mescolare bene sennò si formano grumi che non toglierete più (se non con un giro di frullatore ad immersione, che salva la vita..). Poi fate raffreddare coperto con la pellicola trasparente di modo che non si formi la pelliccina.
Quando è freddo, componete la crostata: stendete la frolla sulla tortiera non imburrata, fidatevi che con tutto il burro che c’è non si attacca, poi versate sopra la crema e infornate in forno caldo a 170° per una quarantina di minuti.
Sfornate e fate raffreddate bene. Prima di servire io ho aggiunto una spolverata di fior di sale… Una meraviglia!
Ah, comunque, corso di pasticceria a parte, la torta dei vasetti di yogurt tutt’ora non mi viene. Sempre più buona quella della nipote, ora settenne, che mi prende in giro che basta metà.
[…] amatissimi asparagi. Le dosi per la frolla salata alla fine sono ugualissime alla mia, che trovate qui, si differenziano solo nell’uso di due tuorli anzichè un uovo intero, ma tanto gli albumi […]