La prima parola che Gaia ha imparato in inglese è stata cookie. Lo scorso andava da Pingu, una baby School in inglese. Si è trovata benissimo, Floriana, la sua maestra, la adorava, era buona, paziente e sempre con sorriso per lei. Ho una bimba semi poliglotta, le parli spagnolo ti rispondo in spagnolo, le parli in inglese ti rispondo in inglese. Sono fiera di lei, lo sapete tutti, su Facebook tedio la gente il 20 di ogni mese con il post per ogni suo complemese, e i prossimi che compie sono 28.
Per lei i cookies erano i biscotti Plasmon, quelli che le davano all’asilo di merenda. Biscotti plasmon e acqua. Anzi, a dir la verità cookies è qualsiasi tipo di biscotto, basta sia buono, unto e scrocchiarello. La prima volta che ho fatto questi, prendendo spunto dal blog di Elisa, Gaia era semplicemente estasiata. Era quest’estate, quando la sera frequentavo il corso per il Rec, uscivo di casa alle 19:30 per tornare alle 23. Non mangiavo mai con lei, ma cercavo di prepararle qualcosa di buono che poi le desse il papà. Ogni tanto mi piaceva farle trovare una sorpresina, per farle sentire meno la mancanza della mamma (anche se poi alla fine non l’ha mai sentita la mancanza della mamma, ma tant’è..) E allora spesso le facevo quei biscottini, per lei erano la coccola della buona notte della mamma. Li ho fatti veramente 1000 volte, anzi forse pure qualcuna di più. Poi capita che un giorno, cercando lo zucchero ti capiti tra le mani un pacco enorme di cocco che scade a fine mese, e allora inizio a buttare il cocco dappertutto, lo butti pure in questi biscottini seppur rivedendo un pochino le dosi. Ne sono usciti i biscotti perfetti.
Nonostante mi siano venuti oggettivamente un po’ grandi, Gaia se ne è mangiati tre. Io dopo il secondo ero già piena, lei ne ha mangiati tre e continuava dire mamma questi cookies sono buonisssssssimi. Forse il fatto di usare una farina particolarmente buona a profumata li ha aiutati parecchio, ma sono venuti veramente eccellenti. Quindi fate la dose intera, anche se vi sembra tanto usare mezzo chilo di farina ma fate tutta la dose. Non azzardatevi a fare metà perché poi se non è vengono troppi il giorno dopo i cookie non c’erano più. E allora anche se sicuramente non legge qui, dedico questi meravigliosi biscotti alla maestra Floriana, che l’anno scorso si è presa cura di Gaia come se fosse una sua figliola.
E ovviamente, anche con questa ricetta partecipo al contest del blog Profumo di cannella in collaborazione con Petra – Molino Quaglia
Cookies al cocco e cioccolato
420 g di farina Petra 5
80 g di cocco rapè
2 uova
165 g di burro morbido
180 gr di zucchero di canna
80 gr di gocce di cioccolato fondente
1/2 cucchiaino bicarbonato
1 puntina di semi di vaniglia
In una ciotola versate il burro a pezzetti e lo zucchero di canna, mescolate bene, poi aggiungete le uova, una alla volta. In un’altra ciotola setacciate la farina, aggiungete il cocco, il bicarbonato e i semini di vaniglia. Versate gli ingredienti secchi nel composto di burro zucchero e uova e mescolate finché non sarà ben amalgamato. Unite per ultime le gocce di cioccolato. Prendete l’impasto, arrotolatelo e disponetelo su un piano ricoperto di cellophane. Avvolgete tutto e mettete in frigo almeno un’oretta. Riprendetelo quando sarà ben sodo, tagliatelo a fette di poco meno di un cm di spessore, disponetelo su due placche rivestite di carta da forno e cuocete in forno già caldo a 180° per circa 12-14 minuti, finché comunque non saranno ben dorati.
Belli, belli, belli! Grandi, rustici e soddisfacenti come li amo io! Li inserisco subito… e prima o poi li provo 😉
Inzupposi, profumati e cioccolatosi. Cosa chiedere di più? 😉
Bellissimi e sicuramente buoni buoni. Da provare. Bacio a te e Gaia.
Prova prova, vedrai che le tue creature ringrazieranno…
A mio marito il cocco non piace, o meglio la farina di cocco, perché latte e cocco vero si.
Ecco, tu li prepari per la tua cucciola, io potrei farli così non rischio di trovare il barattolo vuoto e me li pappo tutti 😀 😀 😀
Se ti senti buona togli il cocco e fai 500 g di farina, altrimenti mangiateli da sola e ciccia!