37 ANNI.
Non è un bel numero. Non sono i 35, non sono i 40 (per fortuna). Non sono i 36 dell’anno scorso, che potevo spacciare per 18 per gamba. Non so, è un compleanno strano. Mi guardo allo specchio, mi sento una ragazzina ma lo specchio non la pensa come me. Qualche capello bianco, qualche rughetta. Gli occhi brillano sempre, almeno quelli. Un corpo che non è tonico come una volta, qualche chiletto in più. Le cosce un po’ forti, ma la (poca, troppo poca) corsa certo non aiuta. Il sedere che lotta contro la gravità e che vince, ma ancora per poco. Gli addominali che dopo la gravidanza mi fanno ciao, le tette che per fortuna, nonostante l’allattamento sono ancora gagliarde. Due braccia forti e muscolose, senza la tremarella del salierino (you know what I mean…), grazie ai 15 kg della nana. Insomma, mi guardo allo specchio e no, non sono più la ragazzetta di una volta. A 37 anni mia mamma vestiva in tailleur e aveva la piega sempre fatta, io sono in jeans, maglietta nera, converse e capelli come sempre indomabili. Giusto l’altro ieri dicevo a marito che ogni tanto mi piacerebbe mettermi qualcosa di più adatto ad una signora e lui, giustamente, è scoppiato a ridere. Non sarei io.
Mi piacerebbe andare in spiaggia coi parei coordinati ai costumi, ma alla fine sono in maglietta e pantaloncini corti. Mi piacerebbe mettere i tacchi molto più spesso di quanto li metta ultimamente, ma con la nana non sono il massimo. Mi piacerebbe avere la piega fatta, ma tra poco rifaccio la permanete che l’estate vuol dire ricci ovunque, e rossetto acceso. Mi piacerebbe essere più in ordine, più curata, più truccata, ma non sono io.
E allora mi riguardo allo specchio e vedo una 37enne che ride, con le occhiaie perchè il sonno è sempre troppo poco, con mille idee in testa, mille progetti per il futuro, una ricetta in un libro in uscita (si può dire, vero?), un blog che inizia a decollare, un corso che mi darà il via per il futuro ma che mi toglie più o meno tutte le sere della settimana. Vedo una ragazza che adora suo marito, che vive per la quasi duenne più capricciosa del mondo, che pasticcia in cucina, che scrive post di nascosto al corso, che ride, che scherza, che ama la vita. Vedo una ragazza che ha il grande privilegio di poter viaggiare molto, che ama il mare, che ha sempre Barcellona nel cuore.
Apro l’armadio e vedo tanti jeans, qualche pantalone, tante magliette, maglioni e felpe. Vedo mille milioni di sciarpe, qualche camicia, tra cui una di seta color panna, da 40enne d’assalto. Vedo vestiti lunghi, gonne larghe, magliette che stanno in armadio da anni, che non si buttano perché sono un pezzo di me, di quella che sono diventata.
Oggi ho 37 anni e non me li sento.
È il primo compleanno che non bramo, il primo compleanno in cui non ho ancora organizzato nulla con gli amici, ma tanto san già che qualcosa si farà.
E voglio festeggiare con voi con questa ricetta perfetta. Mille prove andare a male, poi un giorno leggo da Simona i suoi ricordi di Ibiza e la ricetta della crema catalana. La provo, ed è lei, quella che ho mangiato mille volte nella mia città, e che non sono mai stata in grado di replicare.
Tanti auguri a me, a quella che ero e a quella che fortunatamente sono diventata. Con le rughe, i capelli bianchi, le unghie mangiate e gli occhi che ridono.
Auguri, Elisabetta.
Crema catalana (4 porzioni, per me, 6 ciotoline di quelle in foto, mooolto piccole)
300 ml di latte intero
200 ml di panna fresca
25 g di amido di mais (io di frumento che questo avevo in casa..)
mezza bacca di vaniglia
4 tuorli
5 cucchiai di zucchero di canna tipo Demerara più quello da bruciare
un pezzetto di buccia di limone non trattato
Tagliate per lungo la bacca di vaniglia, senza togliere i semini. Togliete un pezzo di buccia dal limone col pelapatate. Mettete latte, panna, stecca di vaniglia e limone in un pentolino antiaderente dal fondo spesso e mettetelo sul fuoco bassissimo, spegnendo appena prima che bolla. Togliete limone e bacca.
Intanto montate i tuorli con lo zucchero di canna, finché sono ben spumosi, poi aggiungete l’amido di mais e amalgamate bene. Versate latte e panna a filo, mescolando benissimo con una frusta. Quando è tutto perfettamente amalgamato mettete sul fuoco, sempre afuoco molto basso, mescolando sempre. Sempre sempre sempre, vuol dire che se vostra figlia rompe vi fate portare l’ipad e le mettete i cartoni di Masha e Orso, che per una volta lei non muore e voi potete continuare a mescolare. Cuocete finchè la crema non velerà il cucchiaio, a me ci son voluti una ventina di minuti. Dividetela nelle vostre ciotoline basse, fate raffreddare e poi mettete in frigo, senza coprire. La pellicola che si formerà isola lo zucchero che verrà poi caramellizzato. Prima di servire tirate fuori dal frigo, versate un cucchiaio abbondante di zucchero di canna su ogni porzione e bruciatelo con il cannello. Io l’ho fatto due volte. Zucchero cannello, 5 minuti in frigo e poi ancora zucchero cannello.
Nel caso non abbiate il cannello accendete il forno, funzione grill, quando le piastre sopra saranno roventi passate le ciotoline qualche minuto, mettendole sul ripiano più alto, finché lo zucchero non è bruciato.
FornoStar says
Tesoro, tu sei bella, bella, bella e sembri 18enne e basta!
Però questo post mi è piaciuto un sacco e ti adoro anche per questo, per come sei, bella, bella, bella, non solo fuori, ma anche dentro!
P.s. la prossima volta che la fai con il mais, mi pensi perché è senza glutine <3
meris says
Per fortuna esiste “About me”, sono dovuta andare in quella pagina per vedere se, per caso, avevo sbagliato persona…sai, in me la vecchiaia incombe ehhhh, credevo di avere associato sbagliato la cucina rossa con la ragazza che ho conosciuto qualche mese fa. E invece no, invece sei tu! Come hai 37 anni che ne dimostri dieci in meno!!!! e forse anche piu’ di dieci in meno… Tu sei fantastica ragazza mia, sei bella anche con le rughe….che vedi solo tu, e anche con qualche capello bianco , forse hai lo specchio sbagliato!!!! Cambialo.. 🙂 Ti abbraccio forte forte <3
La mia cucina rossa says
La carta d’identità non mente, e dice 21 aprile 1978… Giuro!! Comunque, stamattina parrucchiera, rossetto e via! Almeno i capelli bianchi non ci sono più! Grazie cara..