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Soufflè agli asparagi con pere caramellate

25 Marzo 2014 by Elisabetta Gavasso 15 Comments

Marito ogni 5 del mese diventa curioso come una scimmia, perché vuole sapere quello che lo aspetta i successivi 23 giorni. Le mie pippe
mentali, le mie prove, le mie nevrosi.
Quando 20 giorni fa Fabiana ha proposto come tema dell’MTChallenge di marzo il soufflè, io ho avuto un brivido freddo lungo la schiena. I soufflè
sono un casino. Ma insomma, la besciamella mi viene bene, è solo
questione di montare bene gli albumi, imburrare bene gli stampi e non
aprire mai il forno.
E invece no. Perché facciamo le cose difficili, e niente base di besciamella. 
L’entusiasmo di marito è stato ben presto smontato. Gli ho detto di mettersi il cuore in
pace, troppo difficile per me. L’ho scritto anche come commento nel blog
dell’MTC, Ragazze, non ce la posso fare, io sto mese abbandono. Alessandra mi risponde che mi vengono a prendere, Fabiana che in fondo la ricetta è facile, non ha mica proposto la lepre alla royale. Che cacchio è la lepre alla royale???? 
Io il soufflè l’ho fatto solo una volta nella mia vita, ho avuto il famoso culo del principiante, ho fatto dei soufflè meravigliosamente belli, gonfi, soffici, ed ho concluso mentendo a me stessa dicendomi ok, i soufflè ti vengono, passiamo alla prossima ricetta.
Vabbè, faccio sedimentare, accarezzo sempre con più convinzione l’idea che no, proprio no. E poi sono a dieta. E poi sono cicciona. E poi troppa panna. E poi siamo in due, che mica posso dare il soufflè alla nana, vabbè lo svezzamento yoyo che stiamo facendo, ma le uova non le mangia e la panna ad una diecimesenne, insomma, meglio di no. 
Ecco. 
Sabato scorso avevo chiesto a marito che, visto che usciva con la nana, si fermasse dal fruttivendolo a prendere banane per lei, un cestino di fragole e qualche zucchina per noi. Nulla di difficile. Poi in latteria a prendere la robiolina di capra che tanto piace a quella piccola. 
Solo che marito è un uomo pieno di iniziative. Pure troppe. 
E torna con banane, fragole e zucchine, come da richiesta. E con un mazzetto di asparagi e una fettina di Morlacco del Grappa, un formaggio che fanno qui, a pasta morbida ma saporito. “Che non devi fare i soufflè sto mese? Ecco, secondo me con gli asparagi vengono proprio bene.”
Lui. Che un soufflè non l’ha mai mangiato in vita sua.
Lo odio. 
Mi tocca. 
Oddio.
Io che faccio i soufflè! :-SSS
Ingredienti:
Per la salsa di accompagnamento:
1 pera decana
1 scalogno
1 carota piccola
foglie di sedano
un rametto di finocchietto fresco
burro 
zucchero
sale 
pepe
Per 6 soufflè:
140 g di asparagi verdi
80 g di Morlacco del Grappa
6 uova
30 g di maizena
300 ml di panna fresca
30 g di burro
grana padano
Mondate gli asparagi, i miei erano abbastanza grossi, quindi li ho lavati, pelati con il pelapatate, tagliato la parte terminale e tagliati a pezzetti, lasciando intere le punte. 
Per prima cosa mettete su il brodo, in una pentolina mettete la carota mondata e tagliata a pezzetti regolari, lo scalogno tagliato a metà, le foglie di sedano, gli odori, la parte esterna degli asparagi che avete appena mondato e coprite di acqua a filo. Portate ad ebollizione e fate andare, a fuoco basso, per una mezz’oretta, poi aggiungete mezza pera tagliata a dadini, fate andate altri 10 minuti, poi spegnete e togliete le bucce degli asparagi. Tenete da parte. 
In un padellino fate cuocere con un filo d’olio i gambi degli asparagi a pezzetti, salate e pepate. 
Iniziate con i soufflè. Accendete il forno, io ho usato lo statico a 200°. Imburrate benissimo 6 stampini da soufflè, facendo particolare attenzione al bordo superiore. Poi rivestiteli completamente con grana grattuggiato, senza più toccare gli stampini all’interno. Riponete in frigo fino a che non vi serviranno.
In un pentolino versate la maizena e un cucchiaio o due di panna, mescolando bene per farla amalgamare, stando attenti che non si formino grumi. A parte portare a leggero bollore la panna rimasta, poi versatela sul composto già amalgamato. Mettete sul fuoco a far prendere consistenza, continuando a mescolare con una frusta finchè non ottenete una crema spessa. Togliete dal fuoco e aggiungete il burro, mescolando bene. Poi i sei tuorli, uno ad uno,  aggiungendone uno solo quando il precedente non è perfettamente amalgamato. Salate il composto, aggiungete una grattatina di noce moscata, il formaggio fatto a pezzetti e gli asparagi.
A parte montate gli albumi a neve e poi incorporateli al composto, pochi per volta, mescolando dall’alto al basso e facendo ruotare la ciotola. Tirate fuori da frigo gli stampini, riempiteli per 2/3, infornateli per 15/18 minuti, o comunque finché non sono gonfi e dorati. 
Nel frattempo tagliate a dadini la mezza pera rimasta e fatela caramellare con un pezzettino di burro e un cucchiaio di zucchero, quando è ben caramellata salate e pepatela, rosolate le punte degli asparagi, frullate la crema di pera. 
Preparate il piatto, un po’ di crema, un cucchiaino di pera caramellata, due puntine di asparagi. Appena i soufflè sono pronti, serviteli immediatamente.
Ecco, magari a non fare le cose di fretta avrei potuto togliere carota, foglie di sedano e finocchietto prima di frullare la salsa, per ottenerla bianca… 🙂
La prossima volta! 
Ovviamente, con questo post partecipo all’MT Challenge di marzo..

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Filed Under: antipasti, ricette, vegetariano Tagged With: asparagi, pere, soufflé

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Comments

  1. Fabiana Del Nero says

    25 Marzo 2014 at 20:54

    Tuo marito è un grande!
    E ti è pure andata bene che strada facendo non abbia catturato una lepre, sennò lì sì che erano cavoli!!!!!
    Finalmente un uomo collaborativo, dopo mariti e compagni che storcono il naso di fronte al troppo femminile soufflé( ma perché???!!!) eccone uno che non solo si adatta, ma pure propone e centra subito un abbinamento che lo qualifica come buongustaio, almeno!
    Se poi immaginiamo che tutto questo lo fa con la piccoletta in braccio allora tuo marito è direttamente un mito e tu la più fortunata fra le fortunate:))))

    Un grande formaggio il morlacco,che conosco bene, lo proponiamo in tutti i buffet e non c'è risotto che non lo ami!
    Scioglievole, intenso, aromatico se stagionato, comunque eccellente.
    Succosità e fragranza per la tua pera che si unisce ad un brodo furbo e che sfrutta tutti i sapori fino all'"ultima buccia", oltre tutto la sua compattezza fa sì che non si perda in cottura, se la vogliamo integra quella pera ci accontenterà.

    Mi piace come articoli il piatto, la setosità della crema, l'aerea consistenza del protagonista, con una grande spinta di sapore "nel cuore", la dolcezza della pera caramellata e la croccantezza della punta d'asparago tenuta integra.

    Molto gradevole e convincente, c'è tutto, manca solo la libidine dell'assaggio, ma quella se la è meritata tutta tuo marito:))))))

    Bravissima e……mille grazie!

    Rispondi
  2. lamiacucinarossa says

    25 Marzo 2014 at 20:59

    Siamo fortunati, le lepri in giardino non le teniamo! :-))
    Ho un marito meraviglioso, che cambia i pannolini e con la stessa non chalance imburra e informaggia gli stampini, un notevole aiuto in cucina…
    Grazie, arrossisco…

    Rispondi
  3. Alessandra Gio says

    25 Marzo 2014 at 21:24

    E alla fine li hai fatti!! E pure con un abbinamento di sapori affascinante!! Tra l'altro mi hai messo questa pulce nell'orecchio del Morlacco, che fino a 5 minuti fa manco sapevo cosa fosse, mentre adesso so che è un formaggio di quelli che piacciono a me, morbido e saporito…

    Rispondi
  4. lamiacucinarossa says

    25 Marzo 2014 at 23:15

    E alla fine li ho fatti, e ancora non me ne capacito…

    Rispondi
  5. Elisa Di Rienzo says

    26 Marzo 2014 at 22:21

    Un grande tuo marito!!!!
    Il morlacco… Lo adoro!!!
    Brava, complimenti per i tuo souffle!!!
    Ciaoooo
    Elisa

    Rispondi
    • lamiacucinarossa says

      27 Marzo 2014 at 13:10

      Ciao Elisa, in effetti il marito ha avuto l'idea ed é stato ampiamente ricompensato in soufflé!

      Rispondi
  6. Alessandra Gennaro says

    28 Marzo 2014 at 11:53

    Tuo marito è un grande, ma tu di più.
    La prossima volta, parto con le minacce preventive, anche se uscisse la pasta al burro: se questi sono i risultati, direi che ho trovato la strategia vincente!!1 Brava, brava, brava!

    Rispondi
  7. lamiacucinarossa says

    28 Marzo 2014 at 17:01

    Pasta al burro, evviva! Sono masterchef in pasta al burro!!!! :-))

    Rispondi
  8. Patty says

    1 Aprile 2014 at 7:07

    Non ti conoscevo ma questo post è troppo divertente! E visto che ti sei beccata pure un premio, secondo me meritatissimo, adesso non mancherò di venire più spesso a vedere cosa combini. Felice di conoscerti e un bel bacione! Pat

    Rispondi
    • lamiacucinarossa says

      2 Aprile 2014 at 8:12

      Grazie Patty, pensa che ho saputo del premio proprio da te!! Grazie mille!

      Rispondi
  9. Milena says

    1 Aprile 2014 at 9:01

    fantastico tuo marito!!! e fantastica tu 🙂
    non ti conoscevo ancora ma sei stata una piacevole sorpresa..sei troppo ganza!!!!
    e…il soufflé era parecchio invitante 😉 a quando il prossimo?
    un bacione

    Rispondi
    • lamiacucinarossa says

      2 Aprile 2014 at 8:14

      Mai più soufflé! Son tipa da frittatina, io! E marito che si adegui! Comunque già stamattina mi ha chiesto quale fosse il tema del prossimo mtc che ha voglia di mangiare bene, lo sciagurato!!

      Rispondi
  10. Andrea says

    3 Aprile 2014 at 16:39

    Arrivo a scoppio ritardato, ma sono felicissimo di averti conosciuta! Nonostante le varie perplessità e titubanze (che ho avuto anch'io) hai fatto un signor soufflé! Bravissima, una bella ricetta!

    Rispondi
    • lamiacucinarossa says

      3 Aprile 2014 at 22:01

      Grazie mille, io ho appena visto il tuo e sono sicura, vista l'ora, che stanotte sognerò la salsa alla mortadella…

      Rispondi

Trackbacks

  1. Soufflè di tagliatelle della Madonna con crema di carote allo zenzero, e la cronaca di un fallimento. ha detto:
    25 Marzo 2015 @ 12:18

    […] quando vi accorgete che le 100mila foto che avete fatto sono ai soufflè di asparagi con la crema di carote. Ridete per non piangere, ma a bassa voce che sennò si sveglia la […]

    Rispondi

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