Un anno fa ero dilaniata dalle nausee, ero alla fine del terzo mese, avevo perso cinque chili, non riuscivo nemmeno entrare in cucina per farmi qualcosa di diverso da un tè con i biscotti secchi.
È da un anno che non partecipo all’EmmeTi Challenge, non contando la breve parentesi della fideuà. Mi ero ripromessa che, finite le nausee, mi sarei data da fare. E poi problemi della gravidanza, riposo forzato, vuoi una cosa vuoi l’altra alla fine non ho più partecipato. Ma sicuramente quando nasce la bambina riprenderò! Eh certo, come no.
Domani la nana ha 6 mesi, mangia che è una bellezza, ciuccia che è
una bellezza, limona che è una bellezza. E’ generalmente molto buona di notte e molto vivace di giorno. Nel senso che non dorme mai, si sveglia alle 7 e fino alle 20:30 non crolla, se non contiamo i due riposini di 20 minuti, uno al mattino e uno verso le 2. E quindi io arrivo a sera che svengo. E’ una bimba supercuriosa, che
tende a mangiare qualsiasi cosa ci sia sui nostri piatti. Dopo la sua
pappa, ovviamente. Altrimenti come si giustificherebbero i suoi 8 kg e le mie braccia da camionista?
una bellezza, limona che è una bellezza. E’ generalmente molto buona di notte e molto vivace di giorno. Nel senso che non dorme mai, si sveglia alle 7 e fino alle 20:30 non crolla, se non contiamo i due riposini di 20 minuti, uno al mattino e uno verso le 2. E quindi io arrivo a sera che svengo. E’ una bimba supercuriosa, che
tende a mangiare qualsiasi cosa ci sia sui nostri piatti. Dopo la sua
pappa, ovviamente. Altrimenti come si giustificherebbero i suoi 8 kg e le mie braccia da camionista?
E così stiamo lentamente adeguando i nostri piatti ai gusti di una bimbetta, o meglio, tentiamo di mangiare sano. E così, la sfida dell’Emmeti di questo mese era fattibile. Le castagne. Oddio, si potranno dare le castagne ad una seimesenne? Intanto le facciamo, poi si vedrà. E allora impasto, faccio riposare, taglio, trafilo, e con il fondo della pasta faccio dei microscopici maccheroncini, o meglio degli anellini, per una sua pappa un po’ rivisitata.
E come li condisco, i nostri maccheroni? Qualcosa di semplice, rustico, veloce, e magari anche suota frigo.
Giusto due giorni prima ci era arrivato un pezzettino di Morlacco, che però non aveva riscosso molto successo, e allora, giusto per far filare un po la pasta….
Ok, a voi i miei maccheroncini!
Maccheroncini alle castagne con cavolo nero e zucca
Ingredienti per 4 persone:
280 g di farina 00
150 g di farina di castagne
3 uova
acqua quanto basta
semola per stendere la pasta
200 g di cavolo nero
300 g di zucca butternut
uno spicchio di aglio in camicia
200 g di formaggio Morlacco o in alternativa latteria
grana padano
sale
pepe
peperoncino d’EspeletteSulla spianatoia mettete le due farine, amalgamatele velocemente e fate una fontana, mettere al centro le uova e impastate. A me risultava un po’ duro, ho aggiunto due cucchiai d’acqua… Impastate bene, finché non vi sembra elastico al tatto.
peperoncino d’EspeletteSulla spianatoia mettete le due farine, amalgamatele velocemente e fate una fontana, mettere al centro le uova e impastate. A me risultava un po’ duro, ho aggiunto due cucchiai d’acqua… Impastate bene, finché non vi sembra elastico al tatto.
Lasciate riposare l’impasto coperto dalla pellicola per almeno un’oretta. Poi riprendetela, tagliatela a pezzetti e via di trafila!
Io ho l’accessorio del KA per la pasta corta, ma anche la cara vecchia nonna papera per le tagliatelle andrà benissimo!
Man mano che preparate la pasta stendetela su un tagliere o su canovacci puliti, ben spolverata di semola.
Una volta che è pronta, lasciatela asciugare una mezz’oretta.
Una volta che è pronta, lasciatela asciugare una mezz’oretta.
Lavate e mondate cavolo nero e zucca, tagliare il primo a listarelle, la seconda a dadini e metterli in una padella capace, considerando che poi ci spadellerete la pasta. Un filo d’olio buono, uno spicchio di aglio in camicia, fuoco basso, eventualmente un goccio d’acqua per evitare che si attacchi. Ci vuole un pochino, e poi a me le verdure piacciono cotte, non croccantine.. 🙂 Dopo 8/10 min mettete su l’acqua della pasta, cuocetela fincè non viene a galla, quindi con un mestolo forato versatela nella padella delle verdure, lasciando pure un goccino di acqua di cottura. Mantecate con una generosa grattuggiata di grana, regolate di sale, aggiungete un po’ di peperoncino d’Espelette, versate il Morlacco che avrete precedentemente tagliato a quadratini, attendete che si ammorbidisca appena e versate nei piatti. Un giro di pepe e voilà!
Con questo post, ovviamente, partecipo all’MT Challenge di novembre!
Versione per quasi seimesenni mangioni e ghiotti: dopo che mi sono buttata sul piatto di mamma, non aver proferito versetto sull’uso di pepe e peperoncino, aver assaggiato il cavolo e averlo sputato, dopo essermi quasi strozzata con un filo di morlacco fuso, dopo aver sbranato la mamma che mi faceva assaggiare i maccheroncini, finalmente la salama ha capito che sta roba mi piace. Allora, il giorno dopo ne ha fatto una versione per me. Gli anellini nella prima foto in alto a sinistra sono stati bolliti, aggiunti alla
passatina di zucca, carota e patate (una patatina, 2 hg di zucca, 2 carote, poca acqua e fruttato col blender, dosi per 3 pappe), con l’aggiunta di un filo d’olio buono, un cucchiaio di robiola e un po’ di
grana. Sbafato. 🙂
passatina di zucca, carota e patate (una patatina, 2 hg di zucca, 2 carote, poca acqua e fruttato col blender, dosi per 3 pappe), con l’aggiunta di un filo d’olio buono, un cucchiaio di robiola e un po’ di
grana. Sbafato. 🙂