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La fluffosa dei morti viventi, in ritardo su Halloween..

E poi finisce che in un anno non fai una mazza, mentre in una settimana succede di tutto. E allora ti fai un giro a Milano, ad un corso di food photografy strafigo con due blogger strafighi. E il giorno dopo fai un altro corso, ma stavolta tenuto da un professionista, per cui ovviamente i foodblogger sono casalinghe annoiate ed incapaci.
E poi inizi a cucinare per il compleanno di tua nipote.
E poi per una festa di Halloween.
E passi tre giorni in cucina, senza mai uscire, con il simpatico intermezzo della caldaia che tira gli ultimi, degli idraulici che la vengono a cambiare, del marito che vede che sei un po’ stanchetta e decide di portarti a cena in un meraviglioso ristorante stellato. 

E quindi, corri da una parte all’altra, con la nana ormai abbandonata alle cure amorevoli della nonna, corri, cucini, fotografi, pulisci, sistemi, monti panna, sparghi zuccherini in giro per tutta la casa, fai la ganache facendola smontare dopo due minuti, prepari 2 kg di polpette, briseè come se non ci fosse un domani, accendi il forno 13 volte in 4 giorni, il kitchen aid non so nemmeno quante volte. 

Ma alla fine, arriva il sabato. E il riposo. E la proposta di marito, Amore, stasera cucino io. Oh, che bello trovare pronto per una volta!

E quindi oggi vi lascio qui la torta che ho fatto per Halloween. La base è una chiffon cake, direttamente dalla madre di tutte queste torte, amabilmente nominate fluffose per la loro leggerezza incredibile, Monica.

E così, torta leggermente aromatizzata all’arancia, ganache di cioccolato fondente, decorazioni da cimitero, gentilmente copiate da Valentina, la maga delle ricette di Allouin.

Chiffon cake dei morti viventi

285 g di farina

300 g di zucchero

7 uova bio

210 g di spremuta di arancia

scorza dell’arancia non trattata

120 g di olio di semi

1 bustina di cremor tartaro

1 cucchiaino di bicarbonato

200 g di cioccolato fondente 72%

150 g di panna fresca

lingue di gatto

meringhette

Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve fermissima. In una ciotola capiente versate la farina, lo zucchero, il cremor tartaro e il bicarbonato, mescolate bene, poi versate rispettando l’ordine e senza mescolare aggiungete l’olio di semi, i tuorli, la spremuta, la scorza dell’arancia grattuggiata. Miscelate bene e per ultimo aggiungete gli albumi, incorporandoli pochi per volta e sempre dell’alto al basso, con una spatola, per non farli smontare.
Versate il composto in uno stampo da chiffon cake da 26 cm di diametro (si tratta di uno stampo di alluminio col buco, col fondo estraibile e coi piedini per far raffreddare la torta rovesciata, si trova nei negozi di casalinghi forniti. In alternativa, stampo da ciambellone ma riducendo le dosi di 1/3), mettete in forno a 165° per 55/60 minuti. Fate la prova con uno stecco da spiedini per tastare la cottura. Una volta tirato fuori dal forno fate raffreddare la torta capovolta finchè non si stacca da sola.
Intanto preparate le decorazioni, fate fondere a bagnomaria 50 gr di cioccolata fondente, poi decorate i
biscottini con le scritte che preferite ed uniteli due a due. Preparate i cancelli del cimitero facendo colare con un cucchiaino il cioccolato fuso su un foglio di carta forno e fate raffreddare finchè non si è perfettamente indurito, poi staccate delicatamente.
Preparate la ganache; tagliate al coltello il cioccolato, poi in un pentolino scaldate la panna finchè la superficie non inizia a incresparsi, ma prima che prenda il bollore. Togliete dal fuoco e versate la cioccolata, mescolando bene con una spatolina di silicone finchè non è sciolta del tutto. Fate raffreddare bene poi montate con le fruste. 
Con una spatola rivestite la torta di ganache, senza tirare troppo, tenendola un po’ irregolare.
Poi appoggiate delicatamente le decorazioni e mettete in frigo fino al momento di servire. Aggiungete le meringhe all’ultimo minuto.
Elisabetta Gavasso:
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