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La focaccia di nonna Emma, per il contest delle Bloggalline

E così siamo arrivati a metà luglio. 
La scadenza per il contest delle Bloggalline è domani, e io ho avuto due mesi per fare la ricetta che mi ero prefissata, e tanto per cambiare mi trovo all’ultimo.

20 giorni a Jesolo senza cucina e senza connessione, uno stop di una settimana a casa per un matrimonio e l’ennesimo giro di vaccini per Gaia. Speravo di cucinare un sacco, fotografare bene, scrivere un po’ di post per programmare il blog da qui a fine agosto,  riposarmi, sistemare gli armadi.
E invece.
Invece non avevo fatto i conti con la mancanza di nonni e cuginetti. Quindi, nana 24 h su 24. 7 giorni su 7. Nana ovviamente scazzata che metà bastava, che continua a ripetere mammmmaaaaaaaaa ma(r)eeeeeee ed ogni volta che la porto fuori prima va a prendere il costume e la crema e me li porta con occhi languidi.
Invece non avevo fatto i conti con marito sepolto in ufficio, che arrivava a casa ad ora di cena.
Invece non avevo fatto il conto con il caldo che finalmente è arrivato (ma già che c’era non poteva ritardare di un’altra settimana?)
Invece non avevo fatto il conto col vaccino che rende la nana ancora più mammona di quanto non sia già di suo.
In sostanza, non ho fatto una mazza. Di tutte le ricette che mi ero prefissata, manco una. 
Ma ieri mattina mi son alzata alle 6 (grazie agli omini della raccolta del vetro, mannaggia a loro) e finalmente sono riuscita a fare la focaccia.
Non so come si chiami, se esista, se sia un piatto regionale ma l’ha sempre fatta mia nonna quando ero piccina, nei lunghi pomeriggi d’estate passati in montagna. 

Nonna, come ogni nonna che si rispetti, non ti da le dosi. Un po’ di acqua, un po’ di farina, lievito, olio e parmigiano. Mescoli, fai lievitare, aggiungi una mozzarella, stendi, olio sopra e inforni. Quanto? Un po’, guarda tu. Finché è cotta. Quanti gradi nonna? Fai tu.

Ecco. Ricetta perfetta. Spiegazioni ineccepibili. 
Quindi faccio a modo mio e vediamo cosa ne viene fuori.
La focaccia di nonna Emma
500 g manitoba
5 g lievito fresco
60 g parmigiano reggiano
300 ml acqua tiepida
olio evo
1 mozzarella fiordilatte da 125 g
prosciutto crudo di Parma

Fate sciogliere il lievito nell’acqua tiepida e lasciatelo riposare qualche minuto. Mescolare poi acqua, lievito e farina, aggiungete metà parmigiano grattugiato, due cucchiai di olio ed impastate finché non è ben legato. Io ho usato il gancio ad uncino del KA ed ho impastato fino a che non era incordato. Fate lievitare in un posto riparato dalle correnti fino al raddoppio. Nel frattempo spezzettate la mozzarella con le mani e mettetela a scolare in un colino per un’oretta. Poi riprendete l’impasto, aggiungete la mozzarella e lavorate brevemente. Stendetelo su una teglia da forno e fate lievitare un’oretta. 
Accendete il forno a 220°.
Preparate la salamoia: in un vasetto di vetro versate 3 cucchiai di olio e 3 di acqua, chiudete, agitate bene finché non è ben miscelato, fate dei buchini con le dita sulla superficie della focaccia e versate sopra la salamoia.
Cospargete col restante parmigiano ed infornate per una ventina di minuti.
Fate poi raffreddate brevemente, tagliate a metà e farcite con prosciutto crudo di Parma. 
Servite ancora tiepido, ad una nana che vi ripagherà con un sorriso e un ‘ooonooooo mammmmmmmmaaaaa, gnam gnam!’

Ah. 
Come chi sono le Bloggalline? 
Come cos’è questo contest?

Allora, con calma. Le Bloggalline sono un meraviglioso gruppo di pazze foodbloggers e foodlovers accomunate dalla follia pennutesca e da un codice etico. Per saperne di più, voilà
Ah, ovviamente io sono una bloggallina, e fiera di esserlo.

Le strafighe delle admin hanno dato il via ad un contest, in collaborazione con InFormaCibo, per partecipare all’evento internazionale de «La Cucina Italiana nel Mondo verso l’Expo 2015» con il patrocinio di Expo 2015 Milano.

Con questa ricetta, partecipo al contest : “La Cucina Italiana nel Mondo
verso l’Expo 2015”, organizzato da Le Bloggalline, in
collaborazione con INformaCIBO.

 

Elisabetta Gavasso:
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