Ecco, io me l’aspettavo un po’ diverso qua fuori. Venivo dalla pancia della mamma dove c’era un sacco di liquidino, un sacco di calduccio, un sacco di musichetta, ma soprattutto un sacco di pappe. Sono uscita e mi è toccato respirare, piangere, farmi toccare da un’ostetrica, farmi fare una foto dal papà tutta ingrugnita, con addosso solo un teletto azzurro. Poteva almeno aspettare che mi facessi il primo bagnetto. O già che c’erano potevano darmi un telo rosa. Sono una femminuccia, io! In più mi è toccato passare dalla pensione completa, bevande incluse, ad un regime di un campo di concentramento. Per tre giorni in ospedale non mi ha fatto mangiare niente. G-N-E-N-T-E. E io mi sono incazzata e ho pianto per tre notti intere, no-stop! Che va bene la prova costume, ma perdere quasi quattro etti in tre giorni, santo cielo, è un po’ troppo. Soprattutto quando parti da 3 kg e mezzo scarsetti.
E poi un giorno il papà è venuto a prenderci, e c’era addirittura il sole. La mamma mi ha messo una tutina grigia a righe bianche con un coniglietto ricamato, una cosa fighissima, molto meglio delle solite tutine rosa confetto. E poi via dentro una cosa blu che quei due chiamano carrozzina, appoggiata in macchina, con il papà che guidava a 20 all’ora perché aveva paura che mi facessi male. Papi, sono di gomma, te l’hanno detto anche in ospedale, non mi faccio male. E poi siamo arrivati in un posto fighissimo che hanno chiamato casetta. Fuori c’erano un sacco di fiocchi rosa, e dentro un sacco di palloncini bianchi e rosa. C’era anche un cartello attaccato alla porta, c’era scritto bentornate a casa e la mamma, appena l’ha visto, ha fatto una mezza lacrimuccia.
E così è iniziata la nostra vita a tre. Sono buona, mi dicono. Sto dove mi mettono. Mi mettono in carrozzina, sto in carrozzina. Mi prendono in braccio, sto in braccio. Mi mettono sul divano e prendo sonno. Abbiamo avuto qualche problemino con il latte della mamma, a me non piace più di tanto attaccarmi, quindi la mamma si munge come una mucca e me lo da col biberon, e siamo tutti felici e contenti. L’ultimo biberon però, spetta sempre al papà. Per cui a mezzanotte mi prende, mi sbaciucchia, mi coccola, mi fa le carezzine e mi riempie di bacini e poi mi da il biberon, mi cambia il pannolino e buonanotte e ciao. Io poi dormo quasi tutta la notte, perché sono una bimba bravissima.
Mi piace un sacco fare le passeggiate, andare a vedere il Ponte Vecchio, il lungo Brenta, fammi fermare da tutti i signori e prendermi un sacco di complimenti. Perché io sono una femminuccia e sono vanitosa.
In più ho una mamma bellissima, che è tutta contenta perché finalmente è riuscita mettersi un paio di jeans non premaman, che sabato si è messa un paio di tacchi, che si è stirata i capelli e si è truccata, per uscire con il papà e la zia Carlotta.
A proposito, ho un sacco di zii, quelli veri e gli amici della mamma e papà. E poi ho quattro nonni e due bisnonne. E un sacco di cuginetti! E tutti quanti mi fanno un sacco di regali meravigliosi. Insomma, in queste prime due settimane, a parte i primi giorni in ospedale, devo ammettere che la vita qua fuori non è male; un po’ faticosetta, ma per niente male. Ecco, l’unica cosa, non si potrebbe variare la dieta prendendo qualcosa di diverso dal solito latte, chi mi sarei già un po’ stancata? Tipo, che ne so, la torta qui sotto? È una torta che la mamma aveva fatto un bel po’ di tempo fa, poi per un motivo per l’altro non aveva mai postato, e allora sapete cosa vi dico? Vi metto io la ricetta, che a ricordi una cosa del genere era proprio buona. La mamma l’ha mangiata per la prima volta a New York, in una piovosissima giornata invernale e le era piaciuta un sacco. Poi ha trovato la ricetta su un libro che ha rubato alla zia Chiara, Sweet Tooth, di Lily Vanilli…
Red Velvet Cake
Ingredienti:
115 gr di burro
280 gr di zucchero di canna
2 uova
colorante rosso
325 gr di farina 00 setacciata
30 gr di cacao setacciato
250 ml di latticello
1 cucchiaio di bicarbonato di sodio
1 cucchiaio di aceto di mele
400 ml di panna fresca
marmellata di ciliegie
ciliegie sciroppate
mandorle a filetti
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°. Mescolate insieme burro e zucchero fino ad ottenere una consistenza cremosa, aggiungete le uova una alla volta, poi il colorante, continuando a mescolare finchè è ben amalgamato. A parte mescolate insieme la farina e il cacao, poi aggiungete una metà gradatamente al composto, mescolando con una spatola dall’alto in basso. Aggiungete il latticello e poi la seconda parte degli ingredienti secchi, farina e cacao. In una ciotola più piccola usando un cucchiaino mescolate insieme il bicarbonato e l’aceto di mele e aggiungete immediatamente al composto, finchè frizza, mescolando sempre con la spatola. Dividete ora l’impasto in due teglie da 18 cm di diametro che avete precedentemente imburrato ed infarinato, livellando la superficie ed infornatele per 20 minuti, o comunque finchè facendo la prova stecchino questo non esca pulito. Fate poi raffreddare le due teglie per una decina di minuti, poi sfornate le due torte e mettetele a raffreddare su due gratelle. Quando sono perfettamente fredde farcitele. La mamma in mezzo ha messo circa 300 gr di marmellata di ciliegie, e sopra la panna montata, qualche ciliegia sciroppata e le scagliette di mandorle, che a me piacciono un sacco.
Ah, voi tutti che leggete, oggi compio 2 settimane, me li fate gli auguri???
Auguri amore della zia! Sono contenta che il MIO libro sia servito a qualcosa… ieri volevo riprendermelo. Invece ora mi toccherà venire ad assaggiare la red velve!
Zia, però devi portarmi a spasso, così nel frattempo la mamma fa la torta!
Amore dolcissimo!!! Tanti auguri per le tue prime 2 settimane!! :*
Eri uno splendore con quella tutina grigia addosso!! Una piccola fashion icon!!!
Mi raccomando: non vedo l'ora di vederenaltre tue foto con indosso mille splendidi abitini!! <3
La Michy
A breve altre fotine, zia Michy!
Uh ma che dolcezza!! In primis Gaia, ma pure la torta!!!
E' una dura lotta tra le due!!!
Gaia, sei proprio un amore di bimba. Ma sappi che, quando sei nata,le lacrime le hanno fatte anche i tuoi nonni materni e anche la nonna Francesca e la bisnonna Emma. Un bacione
Papà, se commenti senza registrarti, almeno firma… Ah. questi nonni!